sabato 6 marzo 2010

Non apprezzo la "Festa della Donna"

Domani sarà l'8 marzo e io che sono "parte in causa" vorrei dirvi  non amo la "Festa della Donna" poichè non esiste una Festa dell'Uomo.. in altre parole non amo essere considerata  una "specie da proteggere" e  non ho rivendicazioni da fare che non siano quelle derivanti dal mio essere persona, dalle mie abilità, dalla mia intelligenza e dal mio merito.
So che nel mondo molte persone soffrono e sono private dei diritti umani, ma non sono solo donne. So che in molti Paesi i soggetti deboli non hanno vita facile, ma tra questi non metterei solo le donne, inserirei i bambini, i vecchi, i soggetti portatori di handicap. So che in Italia l'accesso a posti di responsabilità e di potere è più difficile per le donne ma la via per migliorare le cose non sono "le quote rosa" ma solo l'impegno e la meritocrazia, visto che ora sempre più professioni che erano esclusivamente maschili sono state "aperte" anche alle donne. 
Per tutte queste considerazioni: domani non mimose.. ma opere di bene. 


Nota nella nota
Quella che oggi è chiamata Festa della Donna ha una origine tragica, risale al l lontano 1908, quando, pochi giorni prima di questa data, a New York, le operaie dell'industria tessile Cotton scioperarono per protestare contro le terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare. Lo sciopero si protrasse per alcuni giorni, finché l'8 marzo il proprietario Mr. Johnson, bloccò tutte le porte della fabbrica per impedire alle operaie di uscire. Allo stabilimento venne appiccato il fuoco e le 129 operaie prigioniere all'interno morirono arse dalle fiamme. Successivamente questa data venne proposta come giornata di lotta internazionale, a favore delle donne, da Rosa Luxemburg, proprio in ricordo della tragedia.
Come vedete siamo ben lontani dalla Festa della Donna che viene oggi strumentalizzata.


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