I grandi investigatori sono capaci di cogliere sfumature insignificanti, capiscono se uno è il gregario o il capo di una organizzazione malavitosa. Anche i grandi registi, i grandi scrittori sono abituati ad osservare e, con pochi particolari, sanno tratteggiarti un personaggio. Ma anche noi possiamo farlo con un po’ di attenzione. Ci si presenta un uomo elegante, vivace, si offre di aiutarìci. Lo cerchiamo nella sua impresa e risponde una centralinista sgraziata, ci passa un numero dove non risponde nessuno Guardiamo la sua Home Page su Internet, è caotica, disordinata. Ci basta. Inoltre la gente si tradisce sempre. Basta avere pazienza e ricordare cosa si è visto o sentito. A volte per capire se uno vi farà sbagliare basta dare ascolto a un senso di disagio interiore, ad un dubbio che vi ha afferrato mentre faceva la sua proposta.
A volte basta ricordare un frammento di conversazione udito per caso. Ricordo il caso di una signora affascinante di cui ero ospite a cena. Passando mi è capitato di sentirla parlare al telefono non so con chi. Vomitava minacce e oscenità, con tale furia, con tale odio da fare paura. Per sapere di più di una persona fatela parlare, datele corda, guardatela negli occhi e fate cenno di si con la testa come se foste affascinati e d’accordo. Poi ponete domande, chiedete chiarimenti dandole l’impressione di complicità. Faceva così l’avvocato Gianni Agnelli. È il metodo usato dall’investigatore Poirot nei libri di Agatha Christie.
Non fatevi trarre in inganno dagli stereotipi, dai pregiudizi e saprete sempre chi avete davanti.
istruzioni per l'uso, brava Manu
RispondiEliminaRoberto