MILANO, ANZIANI AL PRONTO SOCCORSO: UN INFERNO SENZA FINE
Gli anziani in attesa negli ospedali sono la faccia di uno Stato che non sa programmare gli interventi sanitari.
Vi è mai capitato di accedere al pronto soccorso di qualsiasi ospedale della grande e moderna Milano? A me è successo, per un brutto guaio, domenica scorsa e ciò che ho visto merita di essere raccontato.
In una soffocante sala d'attesa d'ospedale,una cinquantina di persone, per la maggior parte anziani oltre gli ottanta anni, attendevano da ore un intervento al pronto soccorso.
La lunghissima attesa li aveva fatti innervosire, i più soffrivano anche di demenza senile ed erano diventati ingestibili, si lamentavano, chiedevano di potersi alzare per i dolori alla schiena, piangevano e volevano tornare a casa e alcuni non erano nemmeno consapevoli di essere in ospedale.
I figli che li accompagnavano sembravano rassegnati, i loro genitori erano già stati sottoposti a quell'inferno, succedeva sempre cosi. Spesso i medici trattenevano i loro cari per il tempo di una flebo e li rimandavano a casa, ma per ottenere quella flebo dovevano aspettare 6 o 7 ore nel triage e quando arrivava il loro turno, dovevano vedere il medico rigorosamente da soli anche se, spesso, non ricordavano nemmeno il loro nome.
Una situazione disumana
Questa situazione disumana è comune a tutti gli ospedali italiani e ci obbliga a fare delle riflessioni che vorremmo sottoporre al Ministro della Salute:
- come mai se gli anziani sono la maggioranza della popolazione italiana, nessuno pensa a loro quando sono malati?
- come mai l'invecchiamento della popolazione non è stato accompagnato da un adeguamento dei servizi sanitari?
- come mai ai medici di famiglia non viene assegnato un ruolo di maggior responsabilità nella cura dei loro pazienti, soprattutto di quelli anziani?
La mancanza di una strategia
Naturalmente le risposte sono legate ad una riorganizzazione del sistema sanitario nazionale che tenga conto della realtà demografica del Paese. Gli anziani e le loro patologie degenerative, Alzheimer in testa, sono ora un'emergenza sanitaria nazionale e occorre farsene carico al più presto e non solo negli ospedali.
Non pare proprio andare in questo senso la recente riforma sanitaria del Governo, visto che la popolazione "over 75" è stata completamente ignorata adducendo come causa la crisi economica, anzi gli interventi di assistenza domiciliare, quanto mai necessari, sono stati addirittura tagliati.
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