La strage di Bruxelles ci ha davvero sconvolto. Oltre 30 morti e 230 feriti sono il bilancio di una strage fatta nel nome di un Dio che non è il nostro, un orrore senza fine che ancora una volta colpisce l'Europa.
Il dopo strage però, non promette nulla di buono. Non vorremmo che ci si limitasse alle solite commemorazioni, ai cortei, ai fiori, ai proclami sull'unità europea ..." perché i terroristi non ci fanno paura".
Non è più il tempo per questo tipo di reazioni, la gente muore e noi popolo europeo e italiano in particolare, abbiamo paura, eccome se ne abbiamo.
La sicurezza che non abbiamo
Abbiamo bisogno di sicurezza, vorremmo sentirci sicuri in casa nostra e non è così, vorremmo vedere la nostra nazione e il nostro continente, accogliere i migranti con dignità e in un numero gestibile, ma non vediamo altro che pressapochismo da parte di chi decide e profughi che vengono parcheggiati in aree improponibili per chiunque, senza alcuna identificazione certa della loro identità. Ora è noto a tutti che è proprio con i migranti che si mischiano i terroristi.
L'Europa non fa altro che dimostrare la sua inesistenza, si preoccupa solo dei bilanci degli Stati membri, ma non è propositiva sull'immigrazione e quando decide sbaglia, come è accaduto per l'accordo inqualificabile stipulato con la Turchia per la tratta dei migranti.
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