Il Senato italiano ha approvato ieri con unvoto di fiducia la Legge sulle Unioni Civili. L'aula parlamentare è stata teatro di polemiche feroci tra opposizione e maggioranza, inconsapevoli, gli uni e gli altri, che il destino di molte persone dipendeva da loro.
La legge era indubbiamente necessaria perchè le coppie di fatto  in Italia sono oltre 1 milione, ma proprio per questo motivo andava fatta con cognizione di causa e senza voler dribblare  a tutti i costi il problema "Chiesa Cattolica". Quello che davvero risulta incomprensibile  è per quale motivo queste persone (conviventi e omosessuali) che di fatto si sono già posti al di fuori dei dogmi religiosi cattolici, non debbano avere una legge che li tuteli fino in fondo.

Le discriminazioni della nuova legge

La legge approvata ieri dal Senato della Repubblica adotta due istituti completamente diversi per le coppie omosessuali e per le coppie etero. Per le prime si parla di unioni civili che prevedono una serie di diritti e doveri molto forti, che le avvicinano al matrimonio (la reversibilità della pensione ma non le adozioni) per le seconde sono previste le convivenze, con obblighi reciproci molto inferiori e sono privi dei principali diritti, come la reversibilità.
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