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venerdì 21 ottobre 2011

Milano e le sue cascine, meraviglie da salvare

La Milano di una volta, ma anche la Milano meno conosciuta, quella delle periferie e dei parchi agricoli, è al centro di «Memoria Diffusa», festival della memoria partecipata, di scena dal 20 al 30 ottobre.

Tre le location per questa seconda edizione della rassegna, divisa tra il Circolo Filologico, l’Urban Center e i suggestivi spazi della Fonderia Napoleonica Eugenia, esempio di archeologia industriale nel cuore dell’Isola. 
Ed è proprio all’Isola che la manifestazione ideata dall’associazione Storie Digitali riserva un’iniziativa particolare: i possessori di foto e video amatoriali del quartiere risalenti al Novecento potranno, infatti, digitalizzare gratuitamente i loro materiali e creare così un archivio audiovisivo online a disposizione di tutti. 

Un altro momento sarà dedicato al progetto «Il patrimonio rurale immateriale delle cascine di Milano», raccolta di videointerviste ai gestori di antiche cascine - come la Linterno, la Battivacco e la Gaggioli - realizzate nel corso del 2011 con un obiettivo: conservare e condividere la memoria del territorio agricolo milanese. Per i più piccoli saranno proposte alcune favole, da «Cenerentola» a «La bella dai capelli d’oro»: le racconterà Silvio Oggioni in un’atmosfera fiabesca creata dalle lanterne magiche del collezionista Antonio Pignotti. 

Si parlerà anche del periodo di maggior fermento culturale e artistico per la città di Milano: gli anni Sessanta. Un tuffo in un passato glorioso, specie se paragonato al periodo di crisi che stiamo vivendo, attraverso la preview di un documentario girato durante un ciclo di incontri che nel 2010 mise a confronto, nella sede del Circolo Filologico, personaggi quali Bruno Bozzetto, Mario Capanna, Inge Feltrinelli, Bob Krieger e Gianni Rivera. La proiezione si terrà il 27 ottobre in concomitanza con la giornata Unesco del patrimonio audiovisivo, mentre in chiusura, il 30, si potranno ammirare alcuni filmati d’epoca girati per le strade di Milano, abbinati a brani jazz e swing composti a metà del secolo scorso da musicisti che con la nostra città hanno instaurato un legame forte.