Il Vaticano ha scritto una nota sulla morte di Eluana invocando il perdono di Dio per chi ne ha procurato la morte (le responsabilità sono molteplici) con la formula "perchè non sanno quello che fanno". Mi domando fino a che punto ci sia stata inconsapevolezza nell'esito delle azioni che sono state poste in atto . Privare una persona di cibo ed acqua equivale a farla morire e questo era il fine che i responsabili della morte di Eluana si proponevano in modo molto consapevole. Moltissime persone a tutti i livelli sociali e politici hanno provato a dire a chi aveva in mano la sorte di questa povera ragazza la gravità di ciò che si accingevano a fare, ma come spesso accade chi ha intrapreso una via non si ferma e più cerchi di farlo ragionare e più lui prosegue nel suo tragico percorso.
Perdonare non è facile e forse non è di questo mondo quando si tratta della vita di una persona visto che esiste anche il comandamento "Non uccidere" . Trovo più giusto rimettere tutto nelle mani di Dio con la certezza che la Sua giustizia esiste, una giustizia che non ha i tempi di quella terrena ma che, contrariamente ad essa, non ammette appelli.