Riporto un pezzo da Libero, la crocana di una giornata, quella di ieri, nella quale gli attacchi a Berlusconi sono stati vergognosi per lo squallore che hanno raggiunto. Se è solo questo che sa fare il Pd, nonostante i gravi problemi del paese, mi auguro con tutto il cuore che le prossime elezioni politiche/amministrative lo annientino, non se ne può più! Riguardo al Finalcial Time che si permette di parlare del nostro Premier in modo offensivo, forse farebbe bene a dare un'occhiata in casa sua, famiglia reale compresa.
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L'offesa di Franceschini - Il leader Pd, durante un tour elettorale in Liguria, sì era espresso in questo modo riferendosi al Cavaliere: «Non c'è dubbio che Berlusconi sia un imprenditore e un politico di successo, ricco, furbo e potente. Ma alle italiane e agli italiani vorrei rivolgere una semplice domanda: fareste educare i vostri figli da quest'uomo? Chi guida un Paese ha il dovere di dare il buon esempio, di trasmettere valori positivi».
L'attacco del Financial Times - E parole deplorevoli nei confronti delpremier sono giunte questa mattina attraverso le colonne del quotidiano inglese Financial Times. Forse non lo sapevamo. Ma in 'casa' abbiamo un mostro di proporzioni cosmiche. Un pericolo pubblico. Il degno compare del dittatore più spietato. Di chi stiamo parlando? Ma del premier Silvio Berlusconi che questa mattina è stato attaccato in un improponibile editoriale del Financial Times. Che non ci pensa due volte a lanciare offese ed accuse nei confronti del nostro presidente del Consiglio.
"Non è evidentemente Mussolini - scrive il quotidiano economico inglese - ha squadroni di veline al seguito, non di camicie nere; ma è un uomo molto ricco, molto potente e sempre più spietato". E il pericolo rappresentato dal Cavaliere è di "ordine diverso da quello di Mussolini", prosegue il Financial Times (bè, almeno questo ce lo concedono): "È quello del potere dei media, che mina i contenuti seri della politica e li sostituisce con lo spettacolo. È quello di una spietata demonizzazione dei nemici e del diniego di garantire basi autonome ai poteri concorrenti. È quello di mettere una fortuna economica al servizio della creazione di un'immagine forte, fatta di asserzioni di infinito successo e sostegno popolare". Ma il quotidiano inglese vede lungo. E almeno si accorge che in Italia non è solo Silvio Berlusconi la 'pecora nera'.
Il giornali britannico non ha tuttavia risparmiato critiche neppure la sinistra. Sotto accusa, per il giornale, è ij particolar modo "l'assenza della sinistra", di un'opposizione degno di 'cotanto regime dittatoriale', nonché la presenza di "istituzioni deboli e talvolta politicizzate" e soprattutto di "un giornalismo che ha accettato spesso un ruolo subalterno".