In questi giorni sia la tv che la carta stampata ci propinano notizie trite e ritrite, uniche novità sono le medaglie olimpiche che stiamo raggranellando. Le città chiuse per ferie evidentemente coinvolgono anche i cronisti e questo è francamente scandaloso. Mi auguro che la mentalità comune cambi, che non esistano più mesi di chiusura totale per le attività produttive e nemmeno per l'informazione. L'esempio europeo dovrebbe spingere anche il nostro paese ad adeguarsi, questo favorirebbe la vivibilità delle città, l'economia e il turismo.
Quest'anno a Milano la chiusura degli esercizi pubblici è stata pressochè totale, un vero scandalo se si pensa che i 2/3 dei milanesi erano a casa. Bastava fare un giro nei supermercati per trovarli questi milanesi e per rendersi conto che così non si può andare avanti: interi quartieri senza negozi e farmacie, interi rioni dove gli anziani senza auto cercavano di tirare avanti con l'aiuto di qualche vicino comprensivo.
Le vacanze degli italiani sono cambiate e non certo a causa della crisi economica, i milanesi non amano stare lontati dalla città un mese o due come una volta, ora ci si orienta a periodi di ferie di 10 giorni e poi si torna per ripartire magari il mese dopo, a questo i commercianti devono adeguarsi. La città va avanti, cambia, per essere al passo con i tempi della città anche loro devono seguire la tendenza o verranno emarginati.