Ho riletto questa splendida poesia di Quasimodo, si riferisce al periodo Nazista e con una serie di metafore racconta di oppressione, di religione e di dolore in una Italia che allora era la Patria da liberare!
"Alle fronde dei salici"
E come potevano noi cantare
Con il piede straniero sopra il cuore,
fra i morti abbandonati nelle piazze
sull'erba dura di ghiaccio, al lamento
d'agnello dei fanciulli, all'urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo?
Alle fronde dei salici, per voto,
anche le nostre cetre erano appese,
oscillavano lievi al triste vento.
Salvatore Quasimodo
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