martedì 16 settembre 2008

Ma smettiamola di chiamarli insegnanti...

Ho letto ieri di insegnati di scuola elementare che si sono presentate in classe con la fascia nera al braccio o addirittura, tutti vestiti di nero , ho letto di striscioni neri fatti penzolare dalle finestre delle scuole, ho letto ancora di prese di posizione di cattivo gusto e assai poco educative da parte di docenti delle scuole primarie.
La domanda sorge spontanea: ma a chi affidiamo l'istruzione dei nostri figli e nipoti? A gente con scarsa preparazione che si fa chiamare insegnate senza insegnare nulla e che nasconde la propria incapacità dietro l'ideologia.
Non è educativo mostrarsi tutti vestiti a lutto a bimbi magari di prima elementare, una iniziativa come questa avrebbe dovuto far scattare una sanzione disciplinare da parte del Ministro.
La scuola va ripulita, vanno spazzate vie le politicizzazioni e le scelte ideologiche. Dal 1968 il carrozzone della pubblica istruzione è stato il bacino di voti della sinistra, per anni dietro le attività "culturali" che si svolgevano a scuola si sono celati tentativi di indottrinare i ragazzi, questo qui a Milano è avvenuto perfino nelle scuole materne.
E i genitori che hanno fatto? Niente. Niente perchè quelli di loro che erano impegnati nella scuola, tranne pochissime eccezioni, erano di sinistra. Ricordo alunni di V elementare portati in gita cantando "O bella ciao" sotto lo sguardo incredulo di genitori "assenti", ricordo iniziative chiamate "culturali" che altro non erano che un grande spreco di denaro pubblico ma che producevano adepti.
Spero che il Ministro Gelmini ponga fine a tutto questo. Veltroni ha detto ieri che per la sinistra la scuola è tutto, non stento a crederlo e per i motivi che ho elencato prima.
Anche per i liberali la scuola è tutto, ma chi è liberale non ha nessuna ideologia da trasmettere, desidera solamente che i ragazzi vengano istruiti, sia che il maestro sia unico e ve ne siano quattro. E' il risultato che conta.

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