Molti hanno dato diverse definizioni di questo stato d'animo, rifacciamoci prima alla visione scientifica di Wikipedia e poi a quelche massima famosa e alla saggezza dei proverbi italiani. Una cosa è certa il rimorso ti rovina la vita.
Il rimorso è un'emozione sperimentata da chi ritiene di aver tenuto azioni o comportamenti contrari al proprio codice morale. Il rimorso produce il senso di colpa.
Il rimorso è caratterizzato da uno stato di pena, di turbamento della mente, di riflessione interiore, di non serenità, di dolore morale che provoca una sensazione di rammarico. Le persone incapaci di provare rimorso spesso sono identificate come sociopatiche (Stati Uniti) o psicopatiche (Regno Unito). La loro caratteristica principale è di trattare gli altri esseri umani secondo i propri bisogni narcisistici, secondo modalità prive di empatia.
La mancanza del rimorso è una caratteristica che si riscontra maggiormente in personalità forti, anaffettive ed altamente razionali, che contano pochissimo sulle proprie emozioni. In generale, una persona che non teme nulla e che non ha paura, solitamente non prova neanche rimorso. In psicologia (e psichiatria) lo studio del rimorso è fondamentale per la comprensione di diverse patologie (ad esempio: le persone con la compulsione agli acquisti spesso sono affette anche dal rimorso del compratore", il concetto del rammarico dell'acquisto dopo averlo fatto). Sempre in psicopatologia è fondamentale osservare come il rimorso possa essere ossessivo, sulla base di un più o meno conscio senso di colpa, dando luogo a malinconia e depressione. Viceversa, ben strutturati nella personalità, rimorso e coscienza di colpa fanno parte di un normale sentimento di condivisione e appartenza: "Il senso di colpa nasce dall'affetto e dalla compassione che il singolo prova nei confronti dei simili cui teme di poter arrecare danno. Pertanto, il senso di colpa nasce dal sentimento di appartenenza, cioè da una forma di altruismo" (N. Ghezzani, 2002).
La patologia caratterizzata dall'assenza di rimorso diventa più seria se dopo atti più gravi (omicidio, violenza, ecc.) non si prova alcun tipo di rimorso, ma addirittura compiacenza. In menti fragili la concezione del rimorso come archetipo esterno di controllo può provocare comportamenti pericolosi, che nel peggiore dei casi arrivano a produrre ripercussioni punitive verso sé stessI!!!!
" La parte superiore del corpo si china a guardare e giudicare l'altra parte e la trova deforme. Ne sente ribrezzo e questo si chiama rimorso. (Italo Svevo)"
Proverbi italiani
- A chi è in fallo l'uno par due.
- Al reo batte il cuore.
- Chi è in peccato, crede che tutti dicano male di lui.
- Chi fa male, odia il lume.
- Chi fugge la luce, ha cattivo in cuore.
- Chi ingiustamente tiene, d'ogni cosa teme.
- Chi male fa, male aspetta.
- I cattivi hanno paura degli spiriti.
- Molti sfuggono alla pena, ma non ai rimorsi della coscienza.
- Morto Abele, Caino arrossisce.
- Senza essere inseguito fugge il reo.
- Un cattivo fatto ha testimoni e giudici nel petto.
- Una foglia secca spaventa una rea coscienza.
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