sabato 21 marzo 2009

Questa brutta, brutta candidatura di De Magistris

Com’era prevedibile e soprattutto com’era nell’aria, Luigi De Magistris si candiderà alle Europee con Tonino Di Pietro. Il magistrato che inquisì, tra gli altri, Prodi e Mastella ora rischia di trovarsi come collega proprio l’ex Guardasigilli.

Siccome alcune recenti sentenze della magistratura vietano di parlare di giudici politicizzati, ci limitiamo a domandare se questa candidatura non sia quantomeno… affrettata. Su Why Not (inchiesta tolta a De Magistris da suoi colleghi, non da organi parlamentari) sono legate code velenose e aspetti da chiarire, uno su tutto il ricorso straordinario al consulente Genchi e – di conseguenza – lo spropositato uso delle intercettazioni telefoniche.

Il tentativo processual-mediatico con cui si è cercato di far fuori una classe politica o singoli politici si sta rivelando non più una suggestione ma una intenzione. Anche se solo di pochi.

Lo dico apertamente: la candidatura di De Magistris non mi piace e il fatto che avvenga nel partito di Tonino Di Pietro dimostra che in Italia il virus del giustizialismo ha ormai attecchito. La candidatura dell’ex pm di Catanzaro, timbrata di vittimismo, ne è una prova.
Gianlugi Paragone- Libero

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