Oggi è la "Festa del Papà" e il mio papà non è più accanto a me.
Non passa giorno che il mio pensiero non vada a lui e che i mille episodi vissuti insieme si riaffaccino alla mia memoria. So che lui non se ne è andato e che continua ad essermi accanto perchè a volte la sua presenza è palpabile, così reale da farmi percepire anche il suono della sua voce.
Oggi, purtroppo, mi è impossibile fargli un dono e, per circostanze avverse, mi è impossibile perfino portare un fiore dove riposa, ma non rinuncio a ricordarlo e all'uomo straordinario che era, dedico con tanto affetto l'ultimo brano del mio libro "Papà mi portava in bicicletta", è una testimonianza di tutto il bene che gli ho voluto e che continuo a volergli.
"Potrei raccontare molti altri episodi della mia vita con mio padre, ma mi fermo qui. Di lui mi restano ricordi bellissimi che condivido spesso con i miei figli e con mio marito e che suscitano in tutti noi tanta nostalgia ma anche tanta gioia.
Nell’ultimo periodo della sua vita ho scoperto un papà diverso da come lo avevo conosciuto, una persona fragile come un statuina di porcellana ma tanto preziosa per la tenerezza che è riuscita a suscitare in me. Non sapevo di poter amare questo “nuovo papà” così intensamente, non immaginavo che da questo “nuovo papà”, così provato fisicamente, avrei ricevuto un insegnamento che non potrò mai dimenticare: il valore e la dignità della vita umana, fino alla fine. Sempre."
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