Oggi, dopo almeno 2 anni di attesa, ho ricevuto la Medaglia d'Onore che avevo richiesto per mio padre, l'ho ricevuta per posta in un piccolo pacchetto raccomandato dalla Prefettura di Milano...
Certe cose non si possono accettare, certe cose offendono la memoria di chi ti è caro e allora ho scritto al Governo, al Prefetto e buona parte della stampa...
"Sono Manuela Valletti, sono una giornalista e scrivo libri. Mio padre Ferdinando Valletti, cattolico liberale, già giocatore del Milan venne deportato a Mauthausen in seguito allo sciopero dell'Alfa Romeo del 1944 e si salvò e salvò
molti amici proprio perchè sapeva giocare a calcio. Dopo 18 mesi rientrò in Italia, pesava 39 Kg , ne aveva persi 40, ma non si lagnò, si rimboccò le maniche e nel tempo divenne dirigente dell'Alfa Romeo, Maestro del Lavoro e ricevette l'Ambrogino d'Oro, morì il 23 luglio del 2007 dopo una lunga malattia.
Per onorare la sua memoria ho scritto il libro DEPORTATO I 57633 VOGLIA DI NON MORIRE che è un buon successo editoriale, da questo libro è stato tratto un bellissimo documentario che porta lo stesso titolo e che è stato realizzato dal regista Mauro Vittorio Quattrina, dallo scorso anno il documentario e il libro girano nelle scuole superiori nei giorni della memoria, a lui sarebbe piaciuto, anche se non gli ho mai sentito dire una parola contro i Nazisti.
Quasi due anni fa sentii dell'esistenza di questa Medaglia d'Onore e decisi di richiederla per lui che se ne era appena andato, oggi ho ricevuto la medaglia PER POSTA, in una piccola busta raccomandata con un dattiloscritto credo a firma del prefetto.... due righe di circostanza per una medaglia di circostanza...
Mi sono indignata per il poco rispetto per le persone, mi sono indignata perchè mio padre, come i molti altri deportati che subiranno probabilmente lo stesso trattamento irriguardoso, è stato un cittadino benemerito di questa città ed è
stato un galantuomo che si è fatto onore per tutta la vita e meritava l'attenzione di qualche carica istituzionale.
Credo che restituirò la medaglia, non voglio l'elemosina di un pezzo di bronzo se a questo pezzo di bronzo non si da un valore istituzionale sincero che vuole dire ricordo, che vuole dire onore, che vuole dire gratitudine.
Io credo che molte persone si debbano vergognare per questa triste vicenda e certamente non sono i deportati che, con o senza medaglia, saranno ricordati da chi li ama e con loro ama la patria e la libertà.
Ecco chi era mio padre, indipendentemente da questa medaglia che credo proprio verrà rispedita al mittente.
http://it.wikipedia.org/wiki/Ferdinando_Valletti
Manuela Valletti
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