sabato 28 gennaio 2012

La mia Giornata della Memoria

"Ho giurato di non rimanere in silenzio quando e dove gli esseri umani sopportano sofferenze e umiliazioni. Dobbiamo sempre prendere una posizione. La neutralità aiuta l'oppressore, non la vittima. Il silenzio incoraggia il tormentatore, mai i tormentati". -

(Elie Wiesel, sopravvissuto alla Shoah)

La mia Giornata della Memoria è stata faticosa ma esaltante. E' iniziata con una conferenza nell'istituto Lagrange Brera che ha coinvolto studenti delle classi terze, quarte e quinte, insomma una marea di ragazzi molto attenti al racconto che scaturiva dal mio libro "Deportato I 57633" e che narra la storia della deportazione del mio papà Ferdinando Valletti. Una esperienza viva colma di una grande tensione emotiva da parte di tutti.
Il pomeriggio sono stata intervistata  da Jacopo Casoni negli studi di Telenova News. Ho raccontare la figura di mio padre, presentato il libro ed esternato sensazioni ed emozioni della giornata, trenta minuti fitti fitti tra dialogo e vecchie foto. Ringrazio Casoni per il suo invito e la sua gentilezza.
La sera ho raggiunto il Consiglio di Circoscrizione 8 e ho reso omaggio al mio papà e anche a tanti altri deportati della zona, soprattutto dell'Alfa Romeo, in  una sala gremita all'inverosimile. E' stata una serata dalle forti emozioni: le foto ingiallite dal tempo  si inserivano di prepotenza nei racconti, nelle poesie di Falanga, nell'accorato ricordo di Fiamma. Il giovane responsabile della Commissione Cultura, Mattia Tarelli, ha condotto in modo encomiabile e con grande abilità una serata non certo facile, ma molto, molto bella.
La cosa che mi ha fatto più piacere? Le molte persone che conoscendo mio padre, si sono letteralmente buttate su di me per abbracciarmi.
Grazie a tutti, davvero!



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