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giovedì 5 luglio 2012

Cambiamenti

Dobbiamo sempre essere pronti ai cambiamenti, nella corso di una vita se ne incontrano molti, alcuni di poco conto, altri capaci di modificare una esistenza. Un matrimonio, la nascita di un figlio, il cambio di lavoro, la perdita di una persona cara sono eventi positivi e negativi che indirizzano il percorso di ciascuno di noi. 
Negli ultimi anni, non molti per la verità, ho perso i miei genitori e alcuni parenti che mi erano molto cari, il vuoto che mi sento intorno è grande e a volte fa veramente male.
Se ritorno con il pensiero a quando se ne sono andate le mie adorate nonne, ritrovo i miei genitori ed i miei zii circondati dai figli e da fratelli, sorelle e nipoti, insomma ancora parte di  una grande famiglia con molte potenzialità affettive.
I tempi sono cambiati,  i giovani stentano a mettere su casa, condizionati come sono da introiti poco gratificanti e dalla morsa di una crisi economica che ha spezzato le gambe all'economia del nostro Paese, e così quando un anziano se ne va, il suo posto in famiglia resta vuoto e i nuclei familiari diventano sempre più piccoli.
Questo è accaduto anche nella mia famiglia, mio figlio si è sposato ed ha un bimbo di tredici anni, mia figlia  si appresta ora ad andare a vivere per conto suo, e questo è  un suo successo personale, dopo il periodo nero che ha passato per il lavoro.
Mio marito ed io ci ritroviamo dopo tanti anni vissuti  insieme (quest'anno saranno 47 anni)  a dover ricostruire la nostra vita  a due,  viviamo un nuovo inizio che dobbiamo saper sfruttare al meglio. Forse sarà l'occasione per viaggiare come vorremmo, o per terminar il libro che ho nel cassetto, o per dar corpo ai nostri hobby, o godere semplicemente di questa libertà ritrovata.
La famiglia si è ridotta, accanto a noi ci sono Flora e Strauss, i due adorabili schnauzer  che sono la nostra ombra, ma anche la nostra riserva infinita di affetto, nel caso i figli, troppo presi dalla loro vita, decidessero di non starci vicino come vorremmo.
Lo dico senza rammarico, è giusto che i ragazzi percorrano la loro strada liberamente; con i miei genitori non ho potuto e voluto farlo, spesso non ho saputo gestire i confini del grande amore che avevo per loro, ma questo è stato un mio problema e non desidero che i miei ragazzi ripercorrano la stessa strada, alla fine diventerebbe troppo doloroso per loro, come lo è stato per me.
Il primo atto di questa ritrovata vita di coppia sarà la ristrutturazione della nostra casa, finalmente avrò la cucina grande che ho sempre desiderato e un soggiorno  molto vivibile.
I cambiamenti si devono accettare e se possibile guidare, per ora  "la sindrome del nido vuoto" non ci appartiene.

cambiamenti.....