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lunedì 1 dicembre 2008

Mi presento...

"Mi chiamo Manuela Valletti e sono la figlia di Ferdinando Valletti, cittadino milanese, partito dal Binario 21 della Stazione Centrale di Milano nel marzo del 1944 per essere deportato a Mauthausen e a Gusen, mio padre aveva il numero di matricola I 57633 ed è morto nel luglio dello scorso anno....."



Ho cominciatò così, con una grande emozione, il mio intervento ieri mattina all'ANED. L'occasione era il raduno nazionale annuale dei deportati viventi e dei figli e nipoti dei deportati che non ci sono più. Accanto a me, mia figlia, emozionatissima. Dalla platea una persona mi sorrideva affettuosamente quasi per incoraggiarmi, era Angelo Ratti, ex deporato, che ha condiviso la prigionia con il mio papà sia a Mauthausen che a Gusen.
Quando avevo varcato la soglia dell'Associazione, Angelo mi si era fatto incontro, ci eravamo presentati e lui mi aveva abbracciato....."Sei la figlia del Nando?" ... "Come assomigli al tuo papà!" e poi mi ha raccontato mille particolari della loro drammatica prigionia, alcuni li conoscevo già, altri sono stati una vera sorpresa. Ci siamo ripromessi di ritrovarci, lui mi darà i suoi appunti e io aplierò il mio libro.
Ho parlato poi del libro, ho spiegato che la mia intenzione era quella di proseguire l'opera di informazione nelle scuole che aveva iniziato mio padre e che il mio scritto aveva il duplice scopo di far ricordare il mio papà e di portare la sua testimonianza ai giovani. Avevo portato una trentina di volumi con lo scopo di devolvere all'Aned il ricavato della loro vendita, il risultato è stato eccellente. Durante il buffet molte persone mi hanno chiesto di firmare la loro copia e mi hanno mostrato un affetto veramente commovente.
Si è toccato poi il tema del Binario 21, un tema scottante che porteremo all'attenzione dell'opinione pubblica entro breve tempo e di cui troverete traccia a questo indirizzo

In prima fila dalla sinistra :Gianfranco Maris presidente dell'ANED e Angelo Ratti che ha condiviso la deportazione con mio padre.

E' stata una bellissima esperienza, un modo per ritrovare il mio papà e per aiutare l'Aned .