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venerdì 14 novembre 2008

ORRORE E PIETA'

Forse non si usa più avere pietà, forse anche questo sentimento verrà soppresso dalla stessa Corte Costituzionale che ieri ha dato il benestare a spegnere una vita.
Al massimo fra qualche giorno ad Eluana Englaro, la ragazza che ormai tutti noi conosciamo e amiamo, verrà negato il sostentamento necessario per continuare a vivere. Lei, in coma da 16 anni, è inconsapevole di quanto sta per accaderle e oggi affronterò la giorana come al solito, ci sarà la suora che la accudisce, che la nutre tramite un sondino naso gastrico, che la massaggia e che la conduce nel giardino della clinica che la ospita sulla sua sedia a rotelle, ma sarà l'ultima volta. Chissà se Eluana "sente" che c'è qualcuno che si prende cura di lei, che le vuole bene e che vorrebbe in qualche modo proteggera da una sentenza terribile emessa da un tribunale su sollecitazione di suo padre?
Chissà se Eluana avverte lo scandire dei giorni che passano, certo tutti uguali, ma rassicuranti? Io penso di si, penso che lei avverta il calore di una mano che la accarezza e che quella carezza lei la aspetti. Chi può dire che non sia così? Chi può dire che questa ragazza sia completamente inconsapevole? Nessuno ha una conoscenza così approfondita del cervello umano per affermare che non sia così, tanto è vero che Eluana respira da sola, ha solo bisogno di essere alimentata ed idratata. E poi Eluana ha solo trent'anni. Molti anziani lottano per vivere e pur soffrendo non desiderano l'eutanasia.
Ieri sera sono andata a trovare mia suocera, era appena rientrata a casa dopo un ricovero ospedaliero, ha 92 anni ed è molto debole. L'ho vista dormire, rannicchiata nel letto ora divenuto troppo grande e le ho fatto una carezza. Lei mi ha preso la mano, me l'ha stretta forte e si è distesa. Non so se mi abbia riconosciuto, ma ha gradito la mia vicinanza e il mio gesto di affetto. Lo stesso accadeva con il mio papà ammalato di Alzheimer, nonostante molti pensassero il contrario, lui capiva tutto fino alla fine e fino alla fine sorrideva e aveva sete di affetto.
Questa povera ragazza forse avrebbe bisogno di altre carezze prima di salutare questo mondo, ma sembra che nessuno sia disposto a fargliele, per lei il tempo è finito e io, da mamma, da figlia e da cittadina di questo Stato, provo orrore per quello che le vogliono fare.