Non è facile scrivere un libro sulla deportazione nei lager nazisti, non lo è soprattutto quando la persona di cui devi raccontare le sofferenze è tuo padre. Ho passato giorni interi a documentarmi sulla rete e sui molti libri che trattano di questo argomento per fare in modo che il racconto che il mio papà mi aveva fatto tante volte e che tante volte avevo scritto per lui, avesse fondamenti storici certi. Sorprendentemente ho trovato date, foto, liste di deportati che includevano il suo nome e sono riuscita a riscrivere con dovizia di particolari tutto quanto gli era accaduto a partire dalla sua cattura, avvenuta nel marzo del 1944 a Milano, al suo arrivo e alla sua permanenza a Mauthausen e Gusen, fino al suo ritorno a casa, nell’agosto del 1945. Mi sono lasciata spesso travolgere dalla commozione, dal dolore e dall’indignazione per la ferocia dei suoi carnefici, ma alla fine ce l’ho fatta. Il libro è stato pubblicato questa mattina e i proventi della sua vendita saranno devoluti interamente all’Associazione Nazionale Deportati.
Il libro è corredato da foto dell’epoca, molte delle quali inedite e di sicuro interesse storico e si prefrigge di ricordare la figura di mio padre, Ferdinando Valletti, e di dar seguito al suo impegno verso gli studenti per far loro conoscere le atrocità del nazismo.
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