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domenica 30 novembre 2014

Ricordando Fernando Pessoa nell'annivesario della morte




Quel che mi duole non è ciò che esiste nel cuore,
 ma quelle cose belle che mai esisteranno...
 Sono le forme senza forma che passano senza che il dolore 
le possa conoscere e sognarle l'amore. 
Sono come se la tristezza fosse un albero e, a una a una, 
cadessero le sue foglie tra il solco e la nebbia.


da "Il libro dell'inquietudine" di Fernando Pessoa



La Biografia di Fernando Pessoa

Fernando Antonio Nogueira Pessoa, poeta e scrittore portoghese, nasce il 13 giugno 1888 a Lisbona. L'antica capitale portoghese che ha visto il poeta venire alla luce lo riaccoglie dopo l'adolescenza trascorsa a Durban, in Sudafrica, nel momento in cui sboccia la sua carriera di intellettuale.
In realtà il precoce talento di Pessoa si è già manifestato in tenera età, nel momento in cui i bambini imparano a scrivere ed i geni compongono le prime opere. A sei anni scrive lettere che invia a sé stesso, una sorta di dialogo interiore fissato su carta, con lo pseudonimo di Chevalier de Pas, uno dei tanti della sua vita.

La passione per la scrittura non svanisce e pochi anni dopo, al rientro in Portogallo, dona al mondo capolavori di prosa e poesia, insieme a traduzioni e critiche letterarie, senza mai rinunciare alla riservatezza, o al mistero, che lo contraddistingue.
Fernando Pessoa si rivela, infatti, al pubblico in controluce, dando alle stampe solo alcuni dei suoi capolavori e facendo ricorso ad un'infinità di pseudonimi per mettere a nudo i lati del suo carattere avendo però la premura di coprirli con eteronomi dei quali crea dettagliate biografie.
Il bouquet dei suoi alterego è celebre, avendo dato vita anche a numerose speculazioni sulla sfaccettata personalità del geniale autore portoghese, speculazioni peraltro alimentate dallo stesso Pessoa che mette nero su bianco il profondo rapporto intrecciato con i suoi eteronimi.
Attraverso le sue opere pure noi siamo entrati in intimità con il futurista Alvaro de Campos, con Bernardo Soares, di cui abbiamo letto i pensieri nel Libro dell'Inquietudine, con Ricardo Reis, strenuamente ancorato alle tradizioni e con tutti gli altri Fernando Pessoa che hanno vissuto nelle opere del maestro portoghese.
Il grande talento di Pessoa si è spento ad appena quarantasette anni, il 30 novembre del 1935, in seguito a problemi epatici.
L'eredità che ci lasciato uno fra i maggiori poeti del Novecento è però immensa, musa ispiratrice di tanti letterati e cantautori e fonte di gioia per i tanti lettori che si sono emozionati leggendo le sue poesie ed i suoi romanzi ed hanno scolpito nella loro memoria i celebri aforismi.
Tra le sue opere più famose nel nostro paese ricordiamo certamente il Libro dell'inquietudine, le Poesie di Alvaro de Campos e le Lettere alla fidanzata, tre pietre miliari della sua ricca produzione artistica.

domenica 20 gennaio 2013

A DRIBBLING LA STORIA DI FERDINANDO VALLETTI



DRIBBLING - RAI 2 - SABATO 26 GENNAIO ORE 13,20 

SPECIALE  "GIORNATA DELLA MEMORIA NELLO SPORT"

si parla di 

 "DEPORTATO I 57633 VOGLIA DI NON MORIRE
la storia incredibile del deportato calciatore

In occasione della Giornata della Memoria andrà in onda uno special sullo sport e l'olocausto con una mia intervista relativamente al  mio libro  "Deportato I 57633  voglia di non morire" dal quale è stato tratto  l'omonimo documentario di Mauro Vittorio Quattrina. Oltre all'intervista, andranno in onda parti del documentario. Il documentario e il libro parlano della storia di Ferdinando Valletti, mio padre, giocatore del Milan e dirigente dell'ALFA ROMEO  che fu deportato a Mauthausen nel 1944 e che si salvò da una tragica fine anche per il fatto di essere stato costretto a giocare alcune partite di calcio  come riserva della squadra delle SS

martedì 15 gennaio 2013

LA DEPORTAZIONE NELLO SPORT

Sarà questo il tema della puntata di DRIBBLING in onda su RAI 2 alle ore 13,30 del 26 gennaio prossimo.
Tra i protagonisti della puntata (3) ci sarà anche mio papà, Ferdinando Valletti, mediano del Milan nel lontano 1943.
La storia di mio padre, raccontata nel mio libro DEPORTATO I 57633 VOGLIA DI NON MORIRE e da Mauro Vittorio Quattrina nel suo splendido documentario, sarà ripresa nella trasmissione con brani di una intervista che mi è stata fatta sabato scorso e spezzoni del documentario.
Manuela Valletti

mercoledì 2 gennaio 2013

UN LIBRO E UN FILM PER LA GIORNATA DELLA MEMORIA

Il 27 gennaio è dedicato al ricordo, alla memoria della deportazione  di tutti coloro che patirono e morirono  nei campi di sterminio. Mio padre fu fortunato e ritornò a casa. La storia della sua deportazione a Mauthausen e Gusen e della sua miracolosa salvezza la racconto nel  libro: " Deportato I 57633 voglia di non morire". 

Cliccate qui per acquistare

Come ogni anno lo propongo a tutti coloro che sono interessati a non dimenticare o a non far dimenticare alle nuove generazioni l'orrore del Nazismo. Sono anche disponibile, compatibilmente con la mia agenda, a presentare il libro nelle scuole e nei centri culturali.

Mauro Vittorio Quattrina, regista veronese, ha tratto liberamente dal libro, un bellissimo documentario che porta lo stesso titolo e che potete richiedere all'Associazione Storia Viva, l'Associazione organizza anche proiezioni con la presenza del Regista, se interessati potrete prenotare.


Dal blog del Regista Mauro Vittorio Quattrina.....

Un documentario e un libro di sicuro interesse per la Giornata della Memoria
Uno dei miei documentari di maggior successo è
"Deportato I 57633 - Voglia di non morire" che narra la storia di Ferdinando Valletti deportato al campo di Mauthausen che, cito brevemente, calciatore di buon livello (Verona Hellas e Milan) si salvò dal campo di concentramento perché, obbligato,giocò alcune partite con la squadra di calcio delle SS . Una storia unica.
Per chi volesse approffondire l'argomento può leggere il libro di Manuela Valletti Ghezzi, la figlia di Ferdinando, che ha raccolto e scritto la storia del padre. Il titolo del documentario è lo stesso del libro, dal quale ho tratto il filmato.
"Deportato I 57633 voglia di non morire".

lunedì 21 settembre 2009

OGGI E' LA GIORNATA MONDIALE DELL'ALZHEIMER

Vorrei richiamare l'attenzione del Governo sulle necessità di assistenza domiciliare, di tutela, di cure dei malati di alzheimer e delle loro famiglie e contemporaneamente vorrei denunciare l'assoluta indifferenza delle istituzioni a questo problema.
Molti anni or sono ricordo di aver contribuito a reperire una sede per la Federazione Alzheimer di Milano, non avrei certo immaginato che questa malattia terribile avrebbe poi devastato mio padre e la mia famiglia.
Questo dovrebbe essere di monito a tutti: non restate indifferenti, non si conoscono le cause di questo morbo e non esistono cure efficaci, un giorno potreste aver bisogno di aiuto, date una mano alle assocciazioni che suppliscono le carenze del pubblico:
Vi segnalo Il Ciclamino la mia piccola associazione che però fornisce aiuti preziosi, la potete aiutare semplicemente acquistando il mio libro "Papà mi portava in bicicletta"

Grazie a tutti coloro che vorranno raccogliere l'appello!

lunedì 5 maggio 2008

Il mio libro alla Fiera Internazionale di Torino

Da qualche giorno ho saputo che il mio libro "Papà mi portava in bicicletta" è stato scelto dal mio editore per essere presentato alla Fiera Internazionale del Libro di Torino. Naturalmente ne ho avuto una grande soddisfazione ma anche tanto altro lavoro da svolgere: intervista, rifacimento della copertina di quarta e le registrazione di un video-monologo che verrà proiettato alla Fiera nello stand di Boopen per far conoscere l'autrice del libro ai visitatori. La Fiera dura 4 giorni e io al massino potrò esserci un solo giorno perchè domenica ho un evento importante in famiglia, quindi il video sarà molto utile.
Vi indico i link dove, avendone desiderio, potrete approfondire l'argomento:
Profilo Autore
Editoriale-Intervista autore
Video su YouTube

Dimenticavo di dirvi che accanto alla mia comprensibile soddisfazione personale, c'è l'auspicio che il libro diventi un buon successo editoriale perchè parte del ricavato della sua vendita sarà devoluto ad una associazione che si occupa di aiutare i malati di Alzheimer e le loro famiglie.

domenica 20 aprile 2008

Deportato I 57633 voglia di non morire

Non è facile scrivere un libro sulla deportazione nei lager nazisti, non lo è soprattutto quando la persona di cui devi raccontare le sofferenze è tuo padre. Ho passato giorni interi a documentarmi sulla rete e sui molti libri che trattano di questo argomento per fare in modo che il racconto che il mio papà mi aveva fatto tante volte e che tante volte avevo scritto per lui, avesse fondamenti storici certi. Sorprendentemente ho trovato date, foto, liste di deportati che includevano il suo nome e sono riuscita a riscrivere con dovizia di particolari tutto quanto gli era accaduto a partire dalla sua cattura, avvenuta nel marzo del 1944 a Milano, al suo arrivo e alla sua permanenza a Mauthausen e Gusen, fino al suo ritorno a casa, nell’agosto del 1945. Mi sono lasciata spesso travolgere dalla commozione, dal dolore e dall’indignazione per la ferocia dei suoi carnefici, ma alla fine ce l’ho fatta. Il libro è stato pubblicato questa mattina e i proventi della sua vendita saranno devoluti interamente all’Associazione Nazionale Deportati.

Il libro è corredato da foto dell’epoca, molte delle quali inedite e di sicuro interesse storico e si prefrigge di ricordare la figura di mio padre, Ferdinando Valletti, e di dar seguito al suo impegno verso gli studenti per far loro conoscere le atrocità del nazismo.

Chi volesse comperare la versione italiana on line clicchi qui

Papà mi portava in bicicletta, il mio libro

E’ stato pubblicato in questi giorni il mio secondo libro. Per ora lo trovate in vendita solo on line, ma tra breve verrà presentato nelle librerie.

“Papà mi portava in bicicletta” è la storia dei quattro anni che hanno cambiato la mia vita. Una storia piena di emozioni, di dolore ma anche di infinita tenerezza per un papà amatissimo che si era smarrito nel tempo. Potete acquistare questo libro on line cliccando qui . Parte dei proventi della vendita saranno devoluti alla Federazione Italiana Alzheimer.