Un anno fa, in un giorno come questo, il mio papà intraprendeva da solo il suo ultimo viaggio. Non riuscii ad arrivare in tempo per abbracciarlo forte, per dirgli che il mio amore non lo avrebbe mai lasciato, che lo avrei cercato ogni giorno e per tutta la vita, nelle piccole e grandi cose che avevamo condiviso. Mi sono trovata improvvisamente sola e spaurita e ho rimpianto perfino il dolore che provavo nel vederlo tanto malato. Poi l'ho ritrovato, ho ascoltato il mio cuore e l' ho ritrovato. Non ho mai smesso di parlargli, di confidarmi con lui e l'ho sentito vicino, l'ho sentito parte di me con un solo limite... quello di non poterlo riabbracciare fisicamente. Lui ed io come sempre, sullo stesso filo d’onda, in perfetta sintonia ma fisicamente separati, io in qesto piccolo mondo mortale e lui proiettato negli spazi infiniti. Oggi alla funzione in suo ricordo, seduta accanto ai miei figli e alla ragazza che l'ha curato tanto amorevolmente, ho avvertito il suo sguardo pieno di tenerezza e, strano a dirsi, mi è tornata alla mente una storiella buffa che raccontava sempre, così all’uscita dalla Chiesa, tra una lacrima e un sorriso l’ho raccontata ai ragazzi per confortarli, ma senza successo. Manca tanto a tutti noi: ci manca il papà, il nonno e l’uomo straordinario che è sempre stato, senza di lui è come se nulla avesse più senso.
So che a noi tocca proseguire il cammino senza di lui, ma sono certa che continuerà a guidare i nostri passi, ora un poco più incerti e, come sempre, si occuperà dei suoi nipoti e farà arrivare loro il consiglio giusto al momento giusto. So che farà tutto questo per noi.
Grazie papà e un bacio grande! … dimenticavo, questi fiori sono per te!
Se volete conoscere meglio il mio grande papà cliccate qui
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