sabato 9 ottobre 2010

Sarah e il lupo cattivo che è nella società

La piccola Sarah se ne è andata quel 26 agosto e a nulla è valso il sacrificio della  sua mamma  che per tutto questo periodo si è sottoposta ad una esposizione mediatica  senza precedenti  per tenere desta l'attenzione su di lei, per cercare testimonianze che aiutassero a trovarla, per non farla dimenticare. Purtroppo la mamma di Sarah avrebbe dovuto guardare più  vicino a lei o avrebbe dovuto dare più peso a quanto le raccontava Sarah , a quei  5 euro che il lupo cattivo le regalava ogni tanto e porsi qualche domanda.. Ma si sà, spesso le persone non vedono ciò che non vogliono vedere, accade in molte famiglie. Mogli che non vedono  i mariti abusare dei figli, genitori che non vedono i figli  fatti e strafatti di droga e alcool...è come se la famiglia, la bella famiglia all'italiana si fosse ripiegata su se stessa nel tentativo di autodistruggersi.  Non è più un luogo di ascolto e di aiuto reciproco... non c'è tempo per ascoltare, non c'è tempo per dare consigli e per aprire le braccia e accogliersi vicendevolmente. E' questo egoismo intriso di indifferenza per tutto e tutti  il male oscuro della nostra società quello che genera  la solitudine dei ragazzi e degli anziani e che induce le giovani mamme a far morire i propri figli e i figli ad ammazzare i genitori in una tragica catena di violenza senza fine. 
Sarah ha incontrato il suo lupo cattivo ed è volata via, ma il giorno prima era morto un bimbo strangolato dalla sua mamma e il giorno dopo un papà ha fatto strage della sua famiglia e in un ospedale una donna è morta per malasanità. Non si può  liquidare tutto come si trattasse solo  di cronaca nera, mi corre l'obbligo di tentare  una analisi e, per gli anni che ho, tentare  di ricordare almeno da dove è iniziato questo scempio.
Correva l'anno 1968, è una data ormai molto lontana nel tempo, ma quell'anno ha segnato in qualche modo  la rivolta contro la società di allora, contro la scuola di allora, contro ogni e qualsivoglia simbolo che indicasse un ordine costituito... e da allora cadde ogni freno inibitore,  gli studenti ottennero il 6 politico e il permissivismo regnò sovrano... se facciamo quattro calcoli possiamo facilmente constatare che la classe dirigente di oggi è figlia di quel 1968, lo sono i manager, lo sono gli insegnanti, lo sono i medici e lo sono i magistrati. Per recuperare valori e principi proviamo allora a mettere una bella marcia indietro e a riprendere da dove eravamo rimasti, insomma a tornare indietro per andare avanti.  Forse riusciremo a farcela.

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