venerdì 26 maggio 2017

Terrorismo, una vera pacchia per le televisioni



E' successo in Inghilterra a Manchester , il terrorista si è fatto saltare in aria in una arena dove catava una top star che piace molto ai bambini. Non mi interessano i nomi e i cognomi della diva o dei bimbi dispersi, quella è solo una speculazione giornalista sul dolore dei parenti delle vittime.

Non mi interessa nemmeno il nome dell'attentatore che non merita la nostra attenzione se non per definirlo un criminale. Mi interessa invece scrivere che televisione e giornali di casa nostra in questi eventi tragici ci sguazzano, ci forniscono particolari agghiaccianti e raccapriccianti con il solo scopo di attirare la nostra attenzione .... senza rendersi conto che questo è un grande favore che fanno all'ISIS.
Un'ultima cosa: ieri sera ho sentito un certo Casini fare affermazioni di questo tipo: questi ragazzi islamici di seconda generazioni vanno rieducati, va trovato loro un lavoro e vanno comunque capiti perchè non sono stati integrati.
Al senatore in questione vorrei dire che in Italia abbiamo tanti giovani che non sono integrati nella società e sono italiani che non hanno terminato gli studi, è per loro che occorre prevedere una programma di reinserimento. Per gli altri, per tutti gli altri che non sono italiani ci pensi l'Onu (organismo che pagiamo salato e che non combina nulla).

Manuela Valletti

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