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giovedì 6 maggio 2010
Oggi all'università di Salerno si parla di mio padre Ferdinando Valletti e della sua deportazione
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ASSOCIAZIONE CULTURALE FERDINANDO VALLETTI,
deportazione deportato i57633 voglia di non morire
sono giornalista dal 1988, ho diretto alcuni giornali, attualmente www.themilaner.it, fondato da me, ho scritto diversi libri relativi al mio vissuto, ma anche a fiabe per bimbi.
mercoledì 21 aprile 2010
Bella serata e grande successo!!!
Ieri sera nella sede istituzionale della circoscrizione 8 di Milano, è stato presentato il documentario DEPORTATO I 57633 VOGLIA DI NON MORIRE realizzato dal regista veronese Mario Vittorio Quattrina e tratto dal mio libro che porta lo stesso titolo. L'occasione era la celebrazione dell'anniversario della Liberazione.
Ho avuto il grande piacere di incontrare diverse insegnanti che conoscevano mio padre e che ricordavano perfettamente il suo intervento nelle loro classi, è stato un momento commovente che poi si è completato nella visione del documentario.
Erano presenti anche lo storico del Milan, dott. La Rocca, i rappresentanti dell'ANPI di zona, i rappresentanti del gruppo Anziani dell'Alfa Romeo con la loro gloriosa bandiera, tutti si sono stretti a me in un affettuoso abbraccio e per questo li ringrazio di cuore.
Il regista ha avuto i complimenti di tutta la platea per il bellissimo lavoro che ha svolto, 45 minuti di storia e di grande umanità, un modo di raccontare che tiene lo spettatore incollato alla poltrona. Alcuni passaggi del film sono veramente toccanti e la narrazione in prima persona di mio padre fa si che la sua presenza diventi palpabile.
Dal rappresentante del Milan sono state annunciate iniziative importanti sia per il documentario che per il progetto dell'Associazione Culturale Ferdinando Valletti che si impegnerà nelle scuole, in collaborazione con l'Associazione Storia Viva di Verona, con un concorso grafico/letterario dal prossimo anno scolastico.
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Arriva a Milano il documentario DEPORTATO I 57633 VOGLIA DI NON MORIRE,
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sono giornalista dal 1988, ho diretto alcuni giornali, attualmente www.themilaner.it, fondato da me, ho scritto diversi libri relativi al mio vissuto, ma anche a fiabe per bimbi.
mercoledì 31 marzo 2010
Memoria dei lager nel nome di Valletti
Da un articolo apparso oggi sul giornale L'Arena a firma di Giancarla Gallo
Nasce sull’onda del documentario di Quattrina una fondazione che mira alla sensibilizzazione nelle scuole
Memoria dei lager nel nome di Valletti
La figlia del calciatore scampato a Mauthausen: «Il film ha colpito i ragazzi e a loro daremo voce»
Mercoledì 31 Marzo
i Un'associazione che si impegna per mantenere vivo il ricordo degli orrori del nazismo. Questo lo scopo dell'associazione culturale «Ferdinando Valletti», nata in sull'onda del successo che sta ottenendo il Documentario «Deportato I 57633- Voglia di non morire» realizzato da Mauro Vittorio Quattrina sul calciatore veronese Ferdinando Valletti, sopravvissuto a Mauthausen perché sapeva giocare a calcio, tratto dal libro della figlia Manuela, che ha lo stesso titolo.
«Ci siamo resi conto che il documentario è stato particolarmente apprezzato dagli studenti che lo hanno visto in occasione della Giornata della Memoria», racconta Manuela Valletti, figlia di Ferdinando, «oltre che nelle scuole di Verona e di altre città italiane. Alcuni insegnati dell'Istituto Virgilio di Milano mi hanno fatto sapere che i ragazzi tradurranno le emozioni che hanno provato guardando il film in lavori letterari e grafici. Questo mi ha fatto pensare che tanto entusiasmo debba essere premiato e la funzione dell' Associazione sarà anche questa», continua la Valletti.
«Non siamo ancora pronti ma è nostra intenzione promuovere dall'inizio del prossimo anno scolastico un concorso tra gli istituti superiori e probabilmente anche inferiori che, dopo aver assistito alla proiezione del documentario, realizzino prose, poesie, disegni, lavori teatrali sull’orrore dei campi di sterminio e il valore del ricordo». «In questo modo crediamo di interpretare fino in fondo il desiderio di mio padre Ferdinando che aveva dedicato alla sensibilizzazione dei giovani sugli orrori del nazismo buona parte della sua vita. Auspichiamo di lavorare in sintonia con l'Associazione Storia Viva che ha prodotto il documentario e con le istituzioni».
L' Associazione è no profit e si finanzia con quote associative, vendita dei prodotti editoriali e donazioni. «Mi auguro che siano in molti a aderire al progetto e di trovare sponsor per il concorso da proporre alle scuole. Per tutto ciò è possibile contattare il nostro presidente, Mario Ghezzi:
http://www.ferdinandovalle tti.org
Nasce sull’onda del documentario di Quattrina una fondazione che mira alla sensibilizzazione nelle scuole
Memoria dei lager nel nome di Valletti
La figlia del calciatore scampato a Mauthausen: «Il film ha colpito i ragazzi e a loro daremo voce»
Mercoledì 31 Marzo
i Un'associazione che si impegna per mantenere vivo il ricordo degli orrori del nazismo. Questo lo scopo dell'associazione culturale «Ferdinando Valletti», nata in sull'onda del successo che sta ottenendo il Documentario «Deportato I 57633- Voglia di non morire» realizzato da Mauro Vittorio Quattrina sul calciatore veronese Ferdinando Valletti, sopravvissuto a Mauthausen perché sapeva giocare a calcio, tratto dal libro della figlia Manuela, che ha lo stesso titolo.
«Ci siamo resi conto che il documentario è stato particolarmente apprezzato dagli studenti che lo hanno visto in occasione della Giornata della Memoria», racconta Manuela Valletti, figlia di Ferdinando, «oltre che nelle scuole di Verona e di altre città italiane. Alcuni insegnati dell'Istituto Virgilio di Milano mi hanno fatto sapere che i ragazzi tradurranno le emozioni che hanno provato guardando il film in lavori letterari e grafici. Questo mi ha fatto pensare che tanto entusiasmo debba essere premiato e la funzione dell' Associazione sarà anche questa», continua la Valletti.
«Non siamo ancora pronti ma è nostra intenzione promuovere dall'inizio del prossimo anno scolastico un concorso tra gli istituti superiori e probabilmente anche inferiori che, dopo aver assistito alla proiezione del documentario, realizzino prose, poesie, disegni, lavori teatrali sull’orrore dei campi di sterminio e il valore del ricordo». «In questo modo crediamo di interpretare fino in fondo il desiderio di mio padre Ferdinando che aveva dedicato alla sensibilizzazione dei giovani sugli orrori del nazismo buona parte della sua vita. Auspichiamo di lavorare in sintonia con l'Associazione Storia Viva che ha prodotto il documentario e con le istituzioni».
L' Associazione è no profit e si finanzia con quote associative, vendita dei prodotti editoriali e donazioni. «Mi auguro che siano in molti a aderire al progetto e di trovare sponsor per il concorso da proporre alle scuole. Per tutto ciò è possibile contattare il nostro presidente, Mario Ghezzi:
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