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domenica 20 aprile 2008

Battersi per affermare la dignità della vita

Giuliano Ferrara, direttore de “Il Foglio” e ottimo giornalista, sta creando una sua lista per la tutela della vita umana. Il suo obiettivo non è la ricerca del potere per se stesso, ma quello di portare in Parlamento un certo numero di persone, molte delle quali donne, che sui temi dell’aborto, della fecondazione assistita, dell’eutanasia, siano in grado di scuotere le coscienze. Ieri sera l’ho ascoltato con molto interesse a Matrix, Ferrara non è un bigotto o un fanatico, la sua battaglia non è ideologia, è umana. Nei giorni scorsi mi ero fatta un’idea sbagliata del suo impegno, pensavo che sarebbe stata una impresa vana, una “perdita di voti” per i due partiti maggiori, perchè credo che sui temi etici ci sia attenzione in entrambi gli schieramenti, ieri sera ho capito che in un mondo dove tutti i valori sono andati a farsi benedire, è estremamente importante dare attenzione ad una persona che ci costringe a discuterne. E’ indubbio che l’aborto sia un errore, che lo sia anche la manipolazione genetica e infine anche l’eutanasia, e sono certa che nessun essere umano vorrebbe attuare queste soluzioni estreme nella sua vita. Allora il problema non sono le attuali leggi in vigore o non ancora in vigore - vedi legge 194 - ma impostare il problema in altri termini: per evitare che una mamma scelga di uccidere il proprio bimbo occorre mettere quella mamma nelle condizioni di non farlo, aiutandola in tutti i modi, economicamente e psicologicamente, creando per lei le condizioni per continuare serenamente la gravidanza e per ocuparsi poi del suo bambino dopo il parto. Lo stesso discorso vale per l’eutanasia, se i malati terminali e senza speranza saranno messi in condizioni di non sofferenza, saranno accuditi nelle loro case da personale idoneo, attenderanno serenamente di lasciare questo mondo con dignità. Per la manipolazione genetica occorre aprire un altro capitolo, dovremmo chiederci che diritto abbiamo noi di decidere della vita di un altro essere umano, anche se potenzialmente handicappato. Ci sono genitori di bimbi down che ringraziano il Signore di averli avuti per la ricchezza che hanno portato nella loro esistenza. Certo anche qui sarà necessario un supporto per le famiglie e una garanzia per il futuro di queste creature indifese.

Insomma la battaglia di Giuliano Ferrara vuole affermare la dignità dell’uomo in ogni momento della sua esistenza, lo vuole fare in modo concreto e c’è un gran bisogno che in questa società così superficiale, che mette ai margini i malati, gli anziani, gli handicappati solo perchè ”rovinano” il mondo di celluloide in cui i più vorrebbero vivere o che non esita ad uccidere un bimbo nel grembo materno per non avere problemi, benvenga una iniziativa come questa, una iniziativa che merita il rispetto di tutti e che non deve essere strumentalizzata, anche se capisco che scuota le coscienze e per questo possa far paura. Ognuno poi voti secondo coscienza.