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sabato 31 gennaio 2015

Sergio Mattarella è il dodicesimo Presidente della Repubblica: Buon lavoro a lei, signor Presidente

SERGIO MATTARELLA
Ma chi è il nuovo capo dello Stato? Viene descritto come una persona schiva e riservata. Democristiano di lungo corso, è un politico siciliano nato a Palermo nel 1941, figlio del già ministro Bernardo e fratello di Piersanti, ucciso dalla mafia nel gennaio 1980 mentre ricopriva la carica di presidente della Regione Siciliana.
Vedovo, ha tre figli (uno di loro ha fatto politica in Sicilia ed è stato candidato alle primarie per la segreteria regionale nel 2009 appoggiato da Bersani; un altro lavora al ministero della Funzione pubblica ed è capo dell’ufficio legislativo di Marianna Madia).
È stato deputato dal 1983. Nel 2006 ha ricoperto l'incarico di ministro dei rapporti con il Parlamento, ministro della Pubblica istruzione nel sesto governo Andreotti, da cui si dimise nel 1990 a causa dell’approvazione della legge Mammì sulla disciplina del sistema radiotelevisivo pubblico e privato in Italia e ministro della Difesa.
È stato l'artefice della nascita del Partito Popolare italiano negli anni successi a Tangentopoli. Dal 2011, è giudice della Corte costituzionale.
Ha abolito la leva obbligatoria e il suo nome è legato alla legge elettorale, il Mattarellum, adottata dal 1994 al 2001 e poi rimpiazzata dal Porcellum. 

sabato 20 aprile 2013

Il Presidente impossibile




Grillo e il suo movimento cinque stelle giocano sporco.
Il progetto di Grillo è quello di mandare a casa tutti, quindi se il Pd, o quello che resta del Pd, dovesse cadere nella trappola del voto a Rodotà, il governo non nascerà mai, 
Dopo la caduta rovinosa e indecorosa di Romano Prodi, (auspicata, per la verità, da tutto il Paese), il PD ha un unico modo per ostacolare Grillo che è il suo competitor elettorale, ed è una elezione presidenziale condivisa con il centro destra e i montiani, che consenta al partito di dare un governo al Paese e di ricomporsi prima del voto. 
Mi pare che la Cancellieri potrebbe essere una buona base di discussione e una buona candidatura. Auguriamoci che pur in fase di decomposizione, il PD non perda anche la dignità.