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domenica 17 novembre 2013

PDL, sarà vera scissione?

Il "fattaccio" è avvenuto ieri, ma sono mesi che le acque non sono tranquille nel PDL. Il Consiglio Nazionale  ha sancito la morte del Pdl e la  nascita di Forza Italia e il gruppo dei Governativi di Alfano ha decretato la nascita di Nuovo Centro Destra creando di fatto una rottura "insanabile" tra loro e il gruppo guidato da Silvio Berlusconi. Ma sarà una scissione vera?
Non può essere sfuggito a nessuno il modo soft con cui sono stati trattati i dissidenti da Berlusconi, che dal palco ha invitato le truppe di Forza Italia a non attaccare i "traditori". Dal canto suo Alfano non è stato da meno e in conferenza stampa con i giornali esteri, ha ribadito il suo affetto immutato per il cavaliere e la collocazione nel centro destra della sua nuova forza politica.
Parrebbe una mossa del tipo "lottare separati per colpire insieme" e se fosse così sarebbe davvero una grande astuzia politica e probabilmente raggiungerebbe lo scopo. Alfano al governo per non lasciare il Paese nelle mani del PD e Berlusconi fuori e con le mani libere per fare una bella campagna elettorale.
Non è escluso che lo stesso escamotage venga usato dal PD con Letta e Renzi, insomma i "presi per il naso" se fosse davvero così,  sarebbero sempre e solo  gli Italiani.

sabato 20 aprile 2013

Il Presidente impossibile




Grillo e il suo movimento cinque stelle giocano sporco.
Il progetto di Grillo è quello di mandare a casa tutti, quindi se il Pd, o quello che resta del Pd, dovesse cadere nella trappola del voto a Rodotà, il governo non nascerà mai, 
Dopo la caduta rovinosa e indecorosa di Romano Prodi, (auspicata, per la verità, da tutto il Paese), il PD ha un unico modo per ostacolare Grillo che è il suo competitor elettorale, ed è una elezione presidenziale condivisa con il centro destra e i montiani, che consenta al partito di dare un governo al Paese e di ricomporsi prima del voto. 
Mi pare che la Cancellieri potrebbe essere una buona base di discussione e una buona candidatura. Auguriamoci che pur in fase di decomposizione, il PD non perda anche la dignità. 

mercoledì 6 marzo 2013

IL PD PENSA AL PARTITO E NON AL PAESE

Probabilmente tra una decina di giorni Bersani si presenterà in Parlamento per ottenere la fiducia per un Governo minoritario, il suo. 
Mi viene da pensare con un pizzico di cattiveria che trattandosi di Bersani, il governo non poteva che essere di minoranza, ma andando oltre le battute, quello che sta per accadere è molto grave e dimostra senza dubbio alcuno che la lezione elettorale non ha insegnato nulla al PD.
Dagli italiani arriva un messaggio inequivocabile che suona così: "non ci interessano più destra e sinistra, quello che serve all'Italia è un governo stabile che riduca le tasse, rifinanzi le imprese, riduca i costi della politica, ristabilisca una nuova politica europea, dopo di che si potrebbe anche votare".
Il PDL è consapevole della delicatezza del momento ed è disponibile, il PD invece ricerca pervicacemente una alleanza con il M5S, alleanza impossibile proprio per le finalità del movimento.
Il sonno della ragione non è finito, i messaggi chiarissimi degli elettori vengono ignorati, quello che conta è il partito, prima di tutto il partito. E poi si dice che il comunismo è finito!

mercoledì 6 febbraio 2013

MA NOI PER CHI VOTIAMO?

Siamo bombardati dalle parole dei politici, politici che, per altro, la maggior parte degli Italiani detesta... Non ci si salva più, sono in ogni trasmissione televisiva, su ogni radio, sui giornali di gossip, insomma, ovunque e dal loro scranno ci propongono le  ricette per il risanamento dell'Italia, parole vecchie, slogan stantii, programmi desueti che si scontrano con il gravissimo malessere degli Italiani che quando possono e quando ci riescono, gli vomitano in faccia la loro rabbia.
l'Italia è un gran bel Paese e gli Italiani sono veramente persone civili se limitano il loro disagio alla protesta, in altri luoghi, davanti a tanto disastro, a tanta corruzione e a tanto ladrocinio, interi  popoli si sono sollevati e hanno cacciato i politici corrotti a calci nel sedere.
I politici italiani  non conoscono la dignità, l'onestà e l'amor di patria,  guardano prima di tutto al loro interesse, alle loro tasche e poi, forse, a quelle del popolo che li ha eletti. 
Non credo ci sia rimedio a questo nemmeno con le elezioni. Dopo il voto le facce cambieranno, ma gli interessi rimarranno gli stessi .... il sistema è marcio in ogni ambito ed è assolutamente impensabile che una classe politica qualsiasi essa sia, voglia autoeliminarsi.
Noi dovremo comunque votare, dovremo provarci e allora proviamo a fare un ragionamento per vedere che possibilità abbiamo.
Potrebbe servire votare Grillo? Istintivamente direi di si, sarebbe un modo per scardinare il sistema.. ma chi è Grillo? Chi rappresenta? Ormai non è più possibile credere che chi si candida sia in buonafede. 
Si potrebbe votare la Lega? Forse, al nord  sarebbe certamente un bene, ma questo voto funzionerebbe solo  se a vincere fosse il centrodestra. 
E' innegabile che i partiti che propongono ancora tasse sono il PD e Monti, quindi forse sarebbe meglio non considerarli per evitare di essere, come si suol dire "artefici  in negativo del proprio destino".
Crediamo alla proposta di Berlusconi sulla restituzione dell'IMU? Non saprei, ma forse tra tutti è quello che ci farebbe ritornare qualche soldo nelle tasche, per il resto però non metto la mano sul fuoco. 
Come vedete siamo in un bel caos e il voto è alle porte, ormai mancano 20 giorni e in questo lasso di tempo potrebbe accadere di tutto. 
Fatemi avere le vostre opinioni e poco prima del voto tireremo le somme insieme.

domenica 25 novembre 2012

Le primarie e il grande bluff

Una volta erano tipi di scuola ora invece sono legate  ai partiti e alle possibili coalizione di governo per questo povero Paese, perchè il sistema scolastico è andato a pallino.
Oggi si svolgeranno quelle del PD e prossimamente dovrebbero tenersi quelle del PDL, e fin qui niente da dire. Quello che veramente non trovo accettabile è il "grande bluff" che queste consultazioni nascondo e anche, ma non ultima, la richiesta di denaro che i vari partiti fanno ai cittadini che, bontà loro, dovrebbero recarsi a votare. Sia a destra che a sinistra vengono richiesti 2 Euro (4.000 lire) per foraggiare i partiti, quando questi sono gli stessi partiti che hanno svaligiato la Repubblica (e quindi noi), hanno saccheggiato il sistema democratico e ci hanno messo nel pasticcio che tutti conosciamo.
A quanto pare i signori in questione di destra o di sinistra che siano, hanno una faccia di bronzo spaziale, non si vergognano mai e di nulla, ma quello che potrebbe essere ancora peggio sono i cittadini che questi due euro glieli  vanno anche a  dare!
Ma ritorniamo ai brogli: il PD ha messo in piedi una grande sceneggiata, ha creato la figura di Renzi per intercettare un possibile malcontento e ha inserito anche Tabacci per una eventuale apertura al centro per le elezioni politiche, Vendola forse è il battitore libero, ma anche questo è tutto da verificare.
Il risultato è scontatissimo, vincerà Bersani e non cambierà niente. Si potrebbe proprio dire "Tanto rumore per nulla".Poi si dibatterà sul Monti o non Monti e alla fine sarà il "Monti 2 la vendetta" che da buon "liquidatore" finirà il lavoro cominciato.

Il PDL invece è sempre tra "quei che sono sospesi": " Facciamo le primarie o no?" questo è il dilemma! Se si dovessero tenere, gli undici candidati (alcuni incredibili) segnerebbero la fine del partito, se non si dovessero tenere, la fine del partito la decreterà Berlusconi con la messa in campo di una nuova forza politica tutta sua, o forse il rapporto è al contrario, ma il dato non cambia: il PDL è finito.

Un accenno a Grillo: per molto tempo ho creduto che il suo movimento fosse credibile, certamente folcroristico ma sincero, poi sono cominciate a circolare voci sul fatto che  il M5S  ha evitato una deriva fascista in una Italia allo sbando (un po' come in Grecia) e allora, riflettendo, mi son detta: "Ma vuoi vedere che anche questa è tutta una bufala messa in piedi da un grande burattinaio?"
Ai posteri l'ardua sentenza, ma, per ora, noi siamo tutti alle prese con un dilemma che a confronto di quello di Amleto è grande come una montagna : "Votare o non votare alle prossime politiche? e se la risposta fosse si: per chi?"
Buona fortuna cari Italiani!

martedì 20 marzo 2012

Ci aspetta la "grande coalizione".. che ne pensate?


Non cala la fiducia al premier Monti. Anche questa settimana, secondo il consueto sondaggio del TgLa7 di Enrico Mentana, il professore incassa il 61% dei consensi tra gli italiani. La fiducia nell'esecutivo tecnico si trasformerebbe in voti, se si andasse a votare domani, anche nella coalizione che lo sostiene: Pdl, Pd e Terzo Polo insieme prenderebbero il 55,4% delle preferenze, lo 0,8% in più rispetto la scorsa settimana. La battaglia per l'articolo 18 premierebbe invece la sinistra con un più 3,3% (alle elezioni prenderebbe il 28,7% dei voti) a discapito della Lega che cala all'8,4% (-1,1%) e del Movimento Cinque Stelle che si ferma al 4,7% (-1,2%).  Non diminuisce invece la percentuale di chi si asterrebbe (il 29,7%), di chi si dichiara indeciso (13,4%) e chi voterebbe scheda bianca (2,7%).
Carroccio giù - Il sondaggio commissionato da Mentana vede come primo partito ancora una volta il Partito Democratico: il 26% dei consensi, lo 0,4% in più rispetto alla scorsa settimana. Cresce, anche se di poco l'Italia dei Valori (7,7%) e Sinistra Ecologia e Libertà (8,7%). Nel centro destra, invece, tutto pressochè invariato rispetto ad una settimana fa. Il PdL perde solo lo 0,1% arrivando al 23,7% dei voti; la Lega con uno 0,4% in meno si ferma all'8,4%; la Destra scende all'1,3%.
(da Libero)

Qualche tempo fa, una mia analisi della situazione politica ipotizzava proprio un futuro con una grande coalizione (Pd-Pdl-Udc) che ne pensate?

domenica 20 aprile 2008

Le contraddizioni del PD

Quella che sembrava una linea di condotta ferma e non negoziabile è stata bruscamente interrotta dall’accordo fatto dal PD con i Radicali e con l’IDV di Di Pietro. Purtroppo la presenza di queste due forze nella coalizione di centro sinistra sarà elemento di destabilizzazione. I Radicali, ad esempio, hanno posizioni assolutamente irrinunciabili sull’aborto, sulla genetica e sui diritti dei gay e la loro linea si scontrerà con quella dei Teo Dom della Margherita, partito che è confluito nel PD. I temi sono etici e non è pensabile che i cattolici abbozzino. Di Pietro invece non ha perso la sua caratteristica di giustizialista e come tale male si concilierà con il permissivismo spinto dei DS. Insomma ci stanno per presentare la stessa minestra di due anni fa, c’è qualche ritocco di facciata, ma la sostanza è quella. La sola cosa che posso augurare al mio Paese è che vinca il Pdl, anche se io avrei inserito un apparentamento con la lista Pro Life di Ferrara. La governabilità sta di casa nel centro destra, they WILL.

Piccoli partiti e grandi ambizioni

Finalmente il partito di Casini si è collocato fuori dal PdL, il tira e molla era durato davvero troppo. La mia impressione è che in realtà il Popolo della Libertà non lo volesse per nulla e ha finito per porgli delle condizioni sulle quali non era possibile mediare. Insomma un prendere o lasciare che non lasciava alternative a Casini che non è certamente una persona disposta a sacrificare la sua persona per la “causa”. Bene ora si corre da soli con la Lega. Anche dall’altra parte i piccoli partiti si dovranno rassegnare, il PD sembra intenzionato a non mollare nei confronti dei Socialisti di Boselli e dei Radicali… ma attendiamo prima di darlo per certo. Ieri Veltroni ha paventato un avanzamento elettorale grandioso, ne dubito fortemente, soprattutto se continuerà a presentarsi con accanto Prodi, l’abbraccio mortale del Premier uscente gli sarà fatale. E allora che inizino le danze e che vinca il migliore. La campanga elettorale è lunga e il fairplay iniziale tra poco andrà a farsi benedire, aspettiamoci di tutto, tranne che una campagna elettorale corretta e stile inglese. Ne vedremo delle belle