Iniziamo una nuova settimana con la speranza che si apra uno spiraglio nella vita del nostro bel paese, gli ultimi sette giorni ci hanno segnato profondamente: la morte dei nostri vigili del fuoco, il ferimento dei militari italiani in Iraq, il problema gravissimo dell’ILVA , le violenze nelle città per mano di galeotti in permesso e le infinite polemiche sull’odio in rete, non ci hanno dato tregua, complici giornali poco affidabili e televisioni pettegole.
Onestamente viene voglia di spegnere la TV e di non avvicinarsi nemmeno alle edicole per non avere brutte notizie, ma se hai la passione per il giornalismo non lo puoi fare e così eccomi qui a tirare le fila dei problemi nazionali, ma con qualche novità e nuove considerazioni.
I vigili del fuoco morti nell’esplosione della cascina: il delinquente che aveva innescato gli ordigni non ha avuto nemmeno il coraggio di fermare i ragazzi che si stavano buttando nel fuoco per salvarlo. Un pusillanime, oltre che naturalmente un disonesto, che ci auguriamo tutti, venga condannato e resti in carcere.
La moda di questo ultimo periodo devono essere infatti i permessi premio, i magistrati li danno a piene mani, anche a delinquenti incalliti destinati al carcere a vita, non importa se poi questi ceffi, una volta usciti uccidono ancora. E’ capitato a Milano, il ” premiato” era un pluriomicida giunto a metà della pena, aveva ucciso tre carabinieri, ora ha quasi sgozzato un anziano nel parcheggio del San Raffaele … in attesa della prossima uscita per buona condotta.
Cinque soldati italiani del glorioso Col Moschin in distaccamento in Iraq con il compito di istruire i curdi militarmente, sono stati colpiti da una potente esplosione, tre di loro sono rimasti gravemente feriti, due meno gravemente, l’attentato è stato rivendicato dall’ISIS. Domanda: ma che cosa ci fanno ancora i nostri militari in Iraq e più generalmente in giro per il mondo? Non raccontatemi la solita storia del supporto logistico, anche queste sono spese, senza contare che poi i nostri ragazzi rischiano la vita. Che cosa ne abbiamo in cambio come Nazione? I nostri militari impiegati in missioni all’estero sono circa 7500 , è proprio necessario che restino in giro per il mondo?
La gravissima questione dell’Ilva è una storia lunga: ArcelorMittal ha annunciato il ritiro dall’acquisto dello stabilimento. Dalle inchieste giudiziarie alle decisioni del governo, ecco la storia dello stabilimento di Taranto dal 1961 a oggi. Senza entrare nei meandri della burocrazia, occorre dire con forza che l’Italia non può fare a meno dell’Ilva e francamente non so se l’attuale governo sia in grado di sbrogliare la matassa, Conte dice di non essere un super-uomo, io rispondo che purtroppo lo so, e che mi aspetto che cerchi qualche esperto “pescecane” che riesca a salvare la situazione.
Le polemiche legate a Liliana Segre. E’ di ieri sera la notizia che il giornale Repubblica ha ingigantito la questione delle missive di odio alla senatrice. In realtà nel rapporto degli organismi preposti al controllo si parla di circa 190 messaggi di odio indirizzate non solo alla Segre, ma ad esponenti del popolo ebraico in Italia. Allora non si trattava di 200 messaggi di odio giornalieri ma annuali e nemmeno indirizzati solo alla senatrice.
Partendo da una notizia assolutamente fasulla si è voluto fare una commissione contro l’odio in rete, si è messa la povera donna novantenne sotto scorta e si sono imbastite manifestazioni di sostegno a Milano. Nel frattempo la senatrice Segre ha incontrato Salvini, ha rilasciato dichiarazioni non entusiasmanti sull’Europa per quanto riguarda i migranti e ha ribadito che Salvini avrà un ruolo importante negli anni a venire.
La settimana è sfumata così, in questi prossimi sette giorni potrebbero risolversi alcune cose o al contrario potrebbe cadere il governo, seguiremo e vi diremo.
Manuela Valletti