martedì 9 maggio 2017

Volete passare un fine settimana a Milano? Dovrete mettere mano al portafoglio


Milano è diventata la città dove passare un week end costa più che in qualsiasi altro luogo a mondo
hotel touring milano
#Milano continua la sua ascesa nell'olimpo delle città più famose al mondo, come New York e Parigi e si fa conoscere anche per la qualità della vita (è al 28mo posto). C'è però un record che la città lombarda ha fatto suo ed è il costo stratosferico di un week end trascorso all'ombra della Madonnina. Chi vuole trascorrere un fine settimana a Milano non deve badare a spese. E' questo che emerge a uno studio condotto da Deutsche Bank che quest'anno ha analizzato 47 città dislocate in tutte le parti del pianeta.
Un'indagine interessante
I risultati dell'indagine sono molto interessanti e hanno tenuto in considerazione diversi aspetti uniformando tutti i dati in dollari americani: i dati analizzati comprendono il salario medio, il livello degli affitti in città, il costo di una camera in un albergo a cinque stelle e il costo di una cena di due innamorati, nell'indagine sono inseriti anche i dati sull'inquinamento atmosferico e sulla assistenza medica..
Milano ha davvero stupito tutti, è risultata essere la città assolutamente più cara del mondo per trascorrervi un fine settimana. Sempre secondo la banca tedesca due giorni nella città dell'Expo vengono a costare oltre 2.000 dollari. Subito dopo Milano, ma distanziate, troviamo Copenaghen, Zurigo, Londra, Stoccolma, Vienna e New York.
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Che ci fa Obama a Milano?



E' arrivato a Milano come se fosse ancora il Presidente USA, ma al momento non rappresenta nessuno se non se stesso e i suoi affari. Eppure molti nostri concittadini lo hanno osannato e accolto come se fosse un messia.
I milanesi sono gente di cuore, ma questa volta il cuore l'hanno usato a sproposito. Non dimentichiamo che questo signore è stato il peggior presidente USA degli ultimi decenni, è stato un guerrafondaio e con la sua amica Hilary Clinton ha contribuito alla nascita dell'ISIS. (lo ha dichiarato lei pubbicamente dicendo che la cosa gli era sfuggita di mano).
E' in città per i suoi interessi e per quelli delle lobby che contano su di lui e che ovviamente lo ricompenseranno, lo stesso accadrà per quelli che hanno voluto cenare con lui pagando ben 850 Euro.
Per favore non scherziamo, non è che perchè Trump non è molto amato è necessario tornare nelle mani di questo signore. Ricordiamo che quello delle sanzioni alla Russia, sanzioni che hanno fatto perdere alle nostre piccole industrie milioni di euro per il blocco delle esportazioni. Naturalmente non è stata solo colpa sua, è che noi non abbiamo dei leader politici degni di tale nome, politici che avrebbero semplicemente dovuto dire un NO per il nostro paese alle sanzioni volute da Obama, sarebbe bastato a bloccare l'Unione Europea.
Guardando i social oggi ho avuto la sensazioni che siano in molti a pensarla come me e mi sono fatta anche una bella risata per una battuta che vi propongo.

obama al cenacolo
Davanti a questa foto sbiadita del Cenacolo con Obama e Franceschini, un utente di Facebook ha scritto "per far venire obama hanno sovraesposto tutta la foto"!
Fonte
tag: Obama, Milano, affari

venerdì 21 aprile 2017

EVARISTO BASCHENIS a 400 anni dalla nascita, tra musica e cucina.

Accademia Carrara festeggia il secondo compleanno con

EVARISTO BASCHENIS

a 400 anni dalla nascita, tra musica e cucina
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23 aprile - 4 settembre 2017

A 400 anni dalla nascita di Evaristo Baschenis (1617 - 1677) Accademia Carrara festeggia il suo secondo compleanno dalla riapertura, celebrando il pittore lombardo, interprete e inventore della natura morta con strumenti musicali, attraverso un percorso espositivo realizzato intorno al corpus di opere, parte delle collezioni del museo, e a due capolavori in prestito straordinario.

 
I sei dipinti in sala 23, riallestita per l’occasione, insieme a due opere di Bartolomeo Bettera, dimostrano la capacità del pittore seicentesco di esplorare la realtà del suo tempo in modo magistrale. Autore raro nei musei del mondo, Baschenis è da sempre molto amato da storici dell’arte, collezionisti e pubblico, e l’approfondimento in Carrara è un’opportunità per apprezzare eccellenti dipinti, grazie a una collaborazione tra istituzione museale e collezionismo privato, finalizzata alla valorizzazione di un grande artista.

qui cartella stampa completa di:
. comunicato stampa
. dichiarazioni di
  Maria Cristina Rodeschini, direttore Accademia Carrara
  Nadia Ghisalberti, assessore cultura Comune di Bergamo
. schede sponsor e sostenitori
. immagini e grafica
Buon compleanno Accademia Carrara
In occasione del secondo compleanno dalla riapertura, Accademia Carrara festeggia domenica 23 aprile 2017 con attività in museo per tutti i pubblici e apertura straordinaria fino alle 18.30 con biglietto ridotto 5 euro. Ultimo ingresso ore 17.00.
informazioni 
qui.
ACCADEMIA CARRARA 
piazza Giacomo Carrara, 82, Bergamo
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orari: dalle 9.30 alle 17.30 . giorno di chiusura: martedì

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TRE MOSTRE A MILANO . LIVIO MARZOT

Antonia Jannone
Disegni di Architettura
Livio Marzot | dal 1959 al 2017
inaugurazione mercoledì 3 maggio 2017 ore 18.30
4 - 27 maggio 2017

Galleria Antonia JannoneGrossetti Arte e Galleria Milano celebrano la carriera artistica di Livio Marzot con tre mostre che ripercorrono le fasi della ricerca di un autore la cui opera continua a sorprendere.

In mostra presso Galleria Jannone una selezione di opere tra tele, carte e grandi gouache oltre a scatole-scultura, che racconta l'arte di Marzot dagli anni Sessanta con le sperimentazioni minimali vicine ai linguaggi dell’architettura, fino agli anni Duemila con il nuovo ritorno all’astratto.

Ricerca, scoperta e entusiasmo creativo: Livio Marzot vive l’arte in diretta con l’obiettivo di avvicinarsi alla realtà, esplorando nuove modalità di rapportarsi alla vita, ai ritmi e ai cicli della natura.

Un percorso unico che inizia con la pittura figurativa degli esordi per poi proseguire con la scultura, l’arte ambientale e l’installazione, fino alle opere più recenti, in cui la forma e il colore, ora più liberi, incontrano spazialità vibranti.


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Livio Marzot
 (Induno Olona, 1934) espone per la prima volta al Salone Annunciata nel 1959 a Milano. Nel 1968 allestisce alla Biennale di Venezia una sala personale di grandi sculture minimaliste, ma la chiude e rifiuta l’invito a partecipare alla successiva non per ragioni di natura ideologica, ma per un senso di soffocamento claustrofobico causato dalle cariche della polizia nelle anguste calli veneziane e dalle pressioni ricattatorie degli artisti esclusi, fortemente politicizzati. Si trasferisce quindi negli Stati Uniti dove presenta il suo lavoro concettuale sui processi creativi al California Art Institute e, invitato da John Baldessari, alla Stanford University e al Massachussets Institute of Technology. Rientra in Italia alla fine degli anni Settanta e collabora con Bruno Munari per giochi didattici, pubblicando anche alcuni libri con Emme Edizioni ed Einaudi. Ritornato in Italia è del 1981 la sua mostra Un ricercare e cento variazioni allo Studio Grossetti di Milano, a cui seguono le mostre presso la galleria di Philippe Daverio, in cui la pittura di Marzot approda verso la resa evocativa di paesaggi mediterranei assolati e mitici, animati da una presenza invisibile e panica. Dal 1991 torna a esporre opere pittoriche prevalentemente di paesaggi e di animali, con le mostre alla galleria Antonia Jannone Paesaggi d’Acque e Nature Morte (1992),Intermondo (1999) e da Jean Blanchaert. Nel 2009 la Fondazione Mudima gli ha dedicato una mostra antologica con opere dal 1961 fino a quelle più recenti. Del suo lavoro hanno scritto, tra gli altri, Emilio Tadini, Guido Ballo, Raffaele De Grada, Dino Buzzati, Gillo Dorfles, Lea Vergine, Tommaso Trini, Giovanni Raboni e Ettore Sottsass.

@ photo Fondazione Mudima
@ photo Antonia Jannone

Missione Grande Bellezza Gli eroi e le eroine che salvarono i capolavori italiani saccheggiati da Napoleone e da Hitler

 
La Società Dante Alighieri è lieta di invitare la S.V. alla presentazione del volume
 
Missione Grande Bellezza
Gli eroi e le eroine che salvarono i capolavori italiani saccheggiati da Napoleone e da Hitler
di Alessandro Marzo Magno
(Garzanti)
 
Assieme all'autore, ne discuteranno Alessandro Masi,
Segretario Generale della Società Dante Alighieri,
Fabio Isman, giornalista e scrittore
 
Al termine della presentazione sarà offerto un brindisi dall'azienda De Bacco
 
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Mercoledì 10 maggio, ore 18
 
Galleria del Primaticcio - Palazzo Firenze - Piazza di Firenze, 27 - Roma