domenica 20 aprile 2008

L’Expo a Milano sarà una fortuna per tutta l’Italia

Vinceremo l’Expo 2015? Sperèm. Dovrebbero dirlo nei rispettivi dialetti e magari in latino tutti i famosi cento campanili della Penisola isole comprese. C’entriamo tutti quanti. I 154 Stati voteranno lunedì sera a Parigi decidendo tra Milano e Smirne. Vale più di un’Olimpia e di un Mondiale di calcio. C’è di mezzo qualcosa assai più prezioso di un prestigio di tolla: ci giochiamo noi stessi, fatturato e qualità della vita, e qualcosa di impalpabile e decisivo che è la tensione di crescere. Credere nel futuro. Sarebbe l’occasione storica per manifestare la voglia di rialzarsi, di non rassegnarsi alla mediocrità, al sentimento di decadenza che attraversa un’Europa fiacca. Ed invece provare a diventare nuovi fiammanti, noi e Milano, lucidando le insegne, trasformando le strade come pavimenti di casa che quasi si metterebbe la cera; anche dando nerbo al desiderio di gustare le cose della vita, il mettere mondo figli, tirar su case, chiese e stadi e monumenti: e di lavorare. Speriamo dunque che questa opportunità ci sia data e aspettiamo lunedì prossimo e poi, se andrà bene, tutti in piazza a festeggiare.

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