Bob Kennedy, candidato democratico alla corsa per la candidatura alla Presidenza degli Stati Uniti, venne ucciso 40 anni or sono, il 6 giugno 1968 a soli 42 anni, mentre veleggiava verso la vittoria. Di lui non si parlò molto allora e ancora oggi si tende a dimenticare, il suo assassino è in carcere, ma moltissimi sono i dubbi che circondano questa vicenda.
Bobby era assolutamente consapevole di ciò che avrebbe potuto accadergli percorrendo la strada verso la Presidenza degli USA e ciononostante decise di correre il rischio.
Ricordo il giorno del suo assassinio, l'agoscia provata e lo strazio di vederlo a terra con lo sguardo perso nel cielo. A lui dedico un ricordo e la bellissima frase che era solito citare nei suoi discorsi e che è di Eschilo, il suo poeta preferito. La trovo adattissima per la circostanza e valida per tutti noi.
"Anche mentre dormiamo, il dolore che non riesce a dimenticare cade goccia a goccia sul nostro cuore fino a quando, pur nella nostra disperazione e persino contro la nostra volontà la saggezza prevale attraverso la grazia di Dio”.
Riporto anche una frase di Bobby che mi è sempre piaciuta e che ha ispirato molte volte la mia vita, eccola:
"Molte persone guardano le cose come sono e si domandano perchè, io preferisco sognare cose che non esistono e domandarmi perchè no"
Robert Kennedy
Cara Signora Ghezzi, mi ha fatto piangere. Non posso che dirle che condivido totalmente le sue parole e lo stesso strazio provo io ogni volta che mi trovo a dover parlare della morte di un così giovane e unico talento della scena politica ed umana. Mi ritroverò a farlo ancora, quale membro della Robert Francis kennedy Center for Justice and Human Rights sabato 18 luglio alle 18.00 nella splendida cornice della Casa Museo Fantoni di Rovetta (BG). Non so dove lei abiti, ma la voglio invitare alla Presentazione.
RispondiEliminaComplimenti ancora.
Lorenzo
lorenzo.gabanizza@alice.it