Il Venerdì Santo mi riporta sempre all'infanzia, al rito della visita delle Chiese e alla dolorosa compassione per quel Cristo che pare addormentato ma ha il capo incoronato di spine e il costato insanguinato. Ogni anno il rito si ripete e il passare degli anni non ha cambiato il mio sentire... oggi sostando davanti a Gesù deposto dalla croce ho provato la stessa compassione di allora ma rispetto ad allora ho provato anche tanto sgomento per un Cristo che muore innocente e che oggi più che mai non suscita clamore e indignazione. Cristo vittima silente degli uomini proprio come le tante donne assassinate in questi anni, le piccole vittime dei pedofili, i vecchi picchiati negli ospizi, e tutti coloro che soffrono a causa della crudeltà umana senza che nessuno raccolga il loro grido di dolore. Viene da chiedersi se Cristo sia morto per noi o sia morto in noi. In questa giornata, pensiamoci!
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venerdì 29 marzo 2013
Cristo morto per noi o in noi?
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sono giornalista dal 1988, ho diretto alcuni giornali, attualmente www.themilaner.it, fondato da me, ho scritto diversi libri relativi al mio vissuto, ma anche a fiabe per bimbi.
sabato 7 giugno 2008
Ricordando Bob Kennedy
Nel momento in cui Obama diviene l'unico candidato democratico per la Corsa alla Casa Bianca e segna quanto meno una svolta epocale nelle candidature alla presidenza degli USA essendo una persona di colore, non si può non ricordare chi a quella nomination non ci è mai arrivato.
Bob Kennedy, candidato democratico alla corsa per la candidatura alla Presidenza degli Stati Uniti, venne ucciso 40 anni or sono, il 6 giugno 1968 a soli 42 anni, mentre veleggiava verso la vittoria. Di lui non si parlò molto allora e ancora oggi si tende a dimenticare, il suo assassino è in carcere, ma moltissimi sono i dubbi che circondano questa vicenda.
Bobby era assolutamente consapevole di ciò che avrebbe potuto accadergli percorrendo la strada verso la Presidenza degli USA e ciononostante decise di correre il rischio.
Ricordo il giorno del suo assassinio, l'agoscia provata e lo strazio di vederlo a terra con lo sguardo perso nel cielo. A lui dedico un ricordo e la bellissima frase che era solito citare nei suoi discorsi e che è di Eschilo, il suo poeta preferito. La trovo adattissima per la circostanza e valida per tutti noi.
"Anche mentre dormiamo, il dolore che non riesce a dimenticare cade goccia a goccia sul nostro cuore fino a quando, pur nella nostra disperazione e persino contro la nostra volontà la saggezza prevale attraverso la grazia di Dio”.
Riporto anche una frase di Bobby che mi è sempre piaciuta e che ha ispirato molte volte la mia vita, eccola:
"Molte persone guardano le cose come sono e si domandano perchè, io preferisco sognare cose che non esistono e domandarmi perchè no"
Robert Kennedy
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sono giornalista dal 1988, ho diretto alcuni giornali, attualmente www.themilaner.it, fondato da me, ho scritto diversi libri relativi al mio vissuto, ma anche a fiabe per bimbi.
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