Il Venerdì Santo mi riporta sempre all'infanzia, al rito della visita delle Chiese e alla dolorosa compassione per quel Cristo che pare addormentato ma ha il capo incoronato di spine e il costato insanguinato. Ogni anno il rito si ripete e il passare degli anni non ha cambiato il mio sentire... oggi sostando davanti a Gesù deposto dalla croce ho provato la stessa compassione di allora ma rispetto ad allora ho provato anche tanto sgomento per un Cristo che muore innocente e che oggi più che mai non suscita clamore e indignazione. Cristo vittima silente degli uomini proprio come le tante donne assassinate in questi anni, le piccole vittime dei pedofili, i vecchi picchiati negli ospizi, e tutti coloro che soffrono a causa della crudeltà umana senza che nessuno raccolga il loro grido di dolore. Viene da chiedersi se Cristo sia morto per noi o sia morto in noi. In questa giornata, pensiamoci!
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venerdì 29 marzo 2013
Cristo morto per noi o in noi?
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sono giornalista dal 1988, ho diretto alcuni giornali, attualmente www.themilaner.it, fondato da me, ho scritto diversi libri relativi al mio vissuto, ma anche a fiabe per bimbi.
giovedì 21 luglio 2011
Ultima Cena - Virtual History
Notizia per chi ha come me la fortuna di avere la fede e di amare l'arte
Dopo il grande successo di "Virtual History - Roma", Mondadori presenta la seconda uscita della collana: "Virtual History - Ultima Cena" che ci permette di entrare letteralmente nel capolavoro di Leonardo ricostruito in 3d per scoprirne i segreti. La App mediante una serie di soluzioni tecnologiche studiate ad hoc definisce un nuovo rapporto con l’opera d’arte.
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giovedì 23 dicembre 2010
L'augurio di ogni anno: BUON NATALE!
Ogni anno il Natale ritorna e noi, nella nostra pochezza di uomini, cerchiamo di predisporre il nostro cuore al suo arrivo e dimentichiamo che dovremmo celebrare il Natale ogni giorno, ogni minuto della nostra vita.
A Natale dobbiamo essere più buoni o almeno fingere di esserlo, ecco che allora ci cimentiamo nel rito dei regali confondendo spesso il significato del dono del nostro amore con un banale dono materiale.
Passata la festa ci ritroviamo con tutte le nostre miserie e scopriamo che in realtà non siamo stati affatto più buoni, forse solo un po' più opportunisti del solito.
Sono anni che rifuggo i regali, in famiglia ci limitiamo a stare insieme per il piacere di ritrovarci, tagliamo una fetta di panettone e speriamo in un mondo migliore.
Il Natale in compenso mi regala sempre una dolce malinconia, la tavola attorno alla quale ci riuniamo è diventata più piccola e i posti a sedere si sono ridotti. La mia nostalgia per la grande famiglia che eravamo non si è mai placata e non si placherà nemmeno quest'anno, ma ora ho imparato ad apprezzare ciò che ho e non è davvero poco: mio marito, i miei figli, mia nuora, il mio nipotino e anche la mia cagnolona e poi tanti amici, direi fratelli, con i quali ci vedremo nel pomeriggio all'ora del tea.
Ecco questo è il regalo che il buon Dio mi fa per Natale e io ringrazio di cuore e auguro a tutti voi altrettanta calda intimità familiare.
Possa Gesù che viene trovare calde braccia pronte ad accoglierlo.
Buon Natale cari amici!
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sabato 10 maggio 2008
Grazie Gesù - Esce il nuovo libro di Magdi Allam
Sono contenta di parlarvi dell'ultimo libro di Magdi Allam, quello in cui parla della sua conversione e del suo rapporto con Dio. Il titolo è Grazie Gesù e il sottotitolo La mia conversione dall’islam al cattolicesimo“.
Nato al Cairo nel 1952, Magdi Allam è cresciuto in una famiglia di fede islamica. Tuttavia, fin dall’infanzia è entrato in contatto con la religione cattolica, avendo frequentato già dalle elementari scuole salesiane.
L’esperienza universitaria in Italia e successivamente il lavoro di giornalista nel nostro paese hanno contribuito a sollecitare in lui il confronto e il dialogo con le tradizioni spirituali dell’Occidente. Mentre in Egitto il processo di islamizzazione si faceva con il passare del tempo sempre più evidente e persino sua madre Safeya abbracciava una versione integralista dell’Islam, Allam in Italia elaborava una personale visione dei valori etici e morali che devono esser difesi da chiunque, indipendentemente dalle sue convinzioni religiose e politiche.
La sacralità della vita umana, la libertà di pensiero ed espressione, la pace e la serena convivenza fra i popoli. In questo libro, a metà fra la confessione e la riflessione, Magdi Allam ci racconta l’evolvere del suo rapporto con la tradizione e la cultura in cui è stato allevato, e il percorso che l’ha portato a combattere in prima persona, con coraggio e determinazione, tutti coloro che in nome dell’Islam calpestano e negano la dignità della persona.
In una nazione che si fa scrupolo di professare la propria cattolicità per una sorta di falso rispetto per chi cattolico non è, Magdi Allam rappresenta un esempio vitale di come un cattolico dovrebbe professare la propria fede, una fede orgogliosa e senza timori di nessun genere.
Domani mio nipote farà la sua Prima Comunione, io gli auguro di iniziare un lungo cammino di fade proficua e ricca di doni spirituali, la vita è tanto difficile a volte e Gesù gli donerà la speranza di poter percorrere senza timore la sua strada
Nato al Cairo nel 1952, Magdi Allam è cresciuto in una famiglia di fede islamica. Tuttavia, fin dall’infanzia è entrato in contatto con la religione cattolica, avendo frequentato già dalle elementari scuole salesiane.
L’esperienza universitaria in Italia e successivamente il lavoro di giornalista nel nostro paese hanno contribuito a sollecitare in lui il confronto e il dialogo con le tradizioni spirituali dell’Occidente. Mentre in Egitto il processo di islamizzazione si faceva con il passare del tempo sempre più evidente e persino sua madre Safeya abbracciava una versione integralista dell’Islam, Allam in Italia elaborava una personale visione dei valori etici e morali che devono esser difesi da chiunque, indipendentemente dalle sue convinzioni religiose e politiche.
La sacralità della vita umana, la libertà di pensiero ed espressione, la pace e la serena convivenza fra i popoli. In questo libro, a metà fra la confessione e la riflessione, Magdi Allam ci racconta l’evolvere del suo rapporto con la tradizione e la cultura in cui è stato allevato, e il percorso che l’ha portato a combattere in prima persona, con coraggio e determinazione, tutti coloro che in nome dell’Islam calpestano e negano la dignità della persona.
In una nazione che si fa scrupolo di professare la propria cattolicità per una sorta di falso rispetto per chi cattolico non è, Magdi Allam rappresenta un esempio vitale di come un cattolico dovrebbe professare la propria fede, una fede orgogliosa e senza timori di nessun genere.
Domani mio nipote farà la sua Prima Comunione, io gli auguro di iniziare un lungo cammino di fade proficua e ricca di doni spirituali, la vita è tanto difficile a volte e Gesù gli donerà la speranza di poter percorrere senza timore la sua strada
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