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lunedì 24 maggio 2010

La S.Cresima del mio nipotino

Il mio nipotino Emanuele ha ricevuto ieri il Sacramento della S. Cresima, per l'occasione la famiglia si è ritrovata nel Duomo di Saronno per assistere alla cerimonia.
I bimbi, 11 anni, sono stati parte attiva di tutta la celebrazione con i loro canti e alla fine, uno ad uno, si sono presentati davanti al Vescovo scandendo ad alta voce il proprio nome per l'imposizione delle mani.
Mi sono meravigliata nel vedere la grande naturalezza dei bambini, la semplicità con la quale si sono accostati al Sacramento, non erano distratti da nulla, i loro abiti erano quelli di tutti i giorni.. jeans e camicia per i maschi e gonna e maglietta per le femmine.
Tutto è finito con un piccolo rinfresco nel bar della Villa Comunale, qualche tartina, qualche trancio di pizza, frutta e dolce. Una festicciola carina che ci ha permesso di scambiare quattro chiacchiere tra noi adulti in completo relax, visto che poi ci si incontra solo in occasioni come questa. Emanuele era raggiante e dopo aver fatto festa al buffet, se ne è andato tranquillamente a giocare con i suoi amici, cresimandi anche loro.
Una bella giornata che resterà nell'album dei ricordi della nostra famiglia.

martedì 13 maggio 2008

FINALMENTE UN PAPA CHE FA IL PAPA

Perchè stupirsi e criticare la parola del Papa? Benedetto VXI fa finalmente il Papa.
E' incredibile ci sia qualcuno che se la prende se il Papa attacca la pratica dell'aborto e la legge che l'ha resa accessibile in Italia. Si dice che il nostro stato è laico e che il papa non dovrebbe intromettersi...
Forse sarebbe meglio che ci fosse meno ipocrisia nei cattolici, politici e non. Non è possibile abbracciare il cattolicesimo e poi pretendere di non rispettare i suoi dogmi. Al Papa interessa la cosa più scandalosa, più intollerabile (anche e soprattutto presso noi «tolleranti»), la prevaricazione più inaccettabile che esista. Gli interessa il bene dell'uomo, la salvezza dell'uomo.
Il bene, il nostro bene, una luce che ci illumini e ci riveli per quello che siamo e a cui siamo chiamati: ecco la cosa veramente insopportabile, politicamente scorretta, socialmente ripugnante, personalmente offensiva. Il resto può andare bene: i riti cattolici sono pieni di fascino, la musica e l'arte sacra sono sublimi, l'azione della Chiesa nei riguardi dei poveri e dei sofferenti è riconosciuta e apprezzata. Si può anche provare nostalgia della messa in latino.
Ma il nostro bene, quello no. Allora ci arrabbiamo, come se il Papa ci volesse obbligare a qualcosa. Ma se Dio non ha violato nemmeno la libertà di Hitler! Dio ci ama anche nell'istante in cui sgozziamo nostra madre: se questo ci è incomprensibile, possiamo però farne esperienza. In molti hanno fatto esperienza di questo, e di molto altro. Questa esperienza si chiama cristianesimo. E continua a essere insopportabile. E lo è quanto più capiamo che le sue parole sono vere: il prodotto dell'aborto e della cultura che lo ha affermato come valore è sotto gli occhi di tutti nelle sue conseguenze nefaste sulla famiglia, sull'educazione e sulla società, specialmente per quanto riguarda la tutela dei più deboli.
Che ne sarebbe di noi, quando più nessuna voce si alzasse a ricordarci che la nostra dignità non sta in quello che ciascuno crede di essere, ma in un compito? Non ci resterebbe che adattarci tristemente al peggio, al quale, come tutti sanno, non c'è limite.

Come avevo scritto sabato, il mio nipotino ha ricevuto domenica la sua Prima Comunione e io ho ritrovato nel suo sguardo puro e nel suo essere commosso davanti al rito antico di mangiare il corpo e il sangue di Gesù, tutta l'essenza della mia fede. Poi i doni, i nonni, i parenti di mio marito e la festa, ma la vera emozione è stata proprio quella dell'incontro consapevole con Gesù di un bimbo sensibilissimo che è stato chiamato dal Don con entrambi i suoi nomi di battesimo e che ha risposto senza esistazione "Eccomi!" con gli occhi pieni di lacrime.

Benvenga allora il nostro Papa che non ha timore di professare a voce alta quello che pensa, che indica la via maestra per il benessere spiriturale e fisico dell'uomo. Benvenga un ritorno ad una chiesta più rigida e a cristiani più consapevoli. Come ho detto più volte, la Chiesa non è un autubus, non si sale e si scende quando si vuole.

sabato 10 maggio 2008

Grazie Gesù - Esce il nuovo libro di Magdi Allam

Sono contenta di parlarvi dell'ultimo libro di Magdi Allam, quello in cui parla della sua conversione e del suo rapporto con Dio. Il titolo è Grazie Gesù e il sottotitolo La mia conversione dall’islam al cattolicesimo“.

Nato al Cairo nel 1952, Magdi Allam è cresciuto in una famiglia di fede islamica. Tuttavia, fin dall’infanzia è entrato in contatto con la religione cattolica, avendo frequentato già dalle elementari scuole salesiane.

L’esperienza universitaria in Italia e successivamente il lavoro di giornalista nel nostro paese hanno contribuito a sollecitare in lui il confronto e il dialogo con le tradizioni spirituali dell’Occidente. Mentre in Egitto il processo di islamizzazione si faceva con il passare del tempo sempre più evidente e persino sua madre Safeya abbracciava una versione integralista dell’Islam, Allam in Italia elaborava una personale visione dei valori etici e morali che devono esser difesi da chiunque, indipendentemente dalle sue convinzioni religiose e politiche.
La sacralità della vita umana, la libertà di pensiero ed espressione, la pace e la serena convivenza fra i popoli. In questo libro, a metà fra la confessione e la riflessione, Magdi Allam ci racconta l’evolvere del suo rapporto con la tradizione e la cultura in cui è stato allevato, e il percorso che l’ha portato a combattere in prima persona, con coraggio e determinazione, tutti coloro che in nome dell’Islam calpestano e negano la dignità della persona.

In una nazione che si fa scrupolo di professare la propria cattolicità per una sorta di falso rispetto per chi cattolico non è, Magdi Allam rappresenta un esempio vitale di come un cattolico dovrebbe professare la propria fede, una fede orgogliosa e senza timori di nessun genere.

Domani mio nipote farà la sua Prima Comunione, io gli auguro di iniziare un lungo cammino di fade proficua e ricca di doni spirituali, la vita è tanto difficile a volte e Gesù gli donerà la speranza di poter percorrere senza timore la sua strada