domenica 18 marzo 2012

L'Italia non può perdere? Dipenderà da noi!

In questo momento sono distante dai partiti come lo può essere il Polo nord dal Polo sud,  il disgusto che provo è al livello di guardia. Ho la fortuna di pensare con la mia testa, di non essere legata ad alcun partito e di non essere facilmente condizionabile quindi quando qualche amico di FaceBook  si preoccupa per il dissenso che  destra e sinistra  stanno accumulando in funzione del sostegno a Monti, la mia risposta è sempre la stessa: "Mi preoccupo di noi, popolo italiano, e non di che cosa accadrà ai partiti..." Dirò di più, questa sarà probabilmente la prima volta in vita mia che non esprimerò il mio voto in assenza di un competitor veramente convincente, sempre ammesso che il prossimo anno si possa andare a votare.
Nella mia vita di cittadino ho sempre votato secondo coscienza, tenendo conto a parer mio di un interesse generale che travalicava la mia simpatia di voto, ho sempre sbagliato, vedendo quello che è accaduto in questi primi 65 anni di repubblica, ho sempre sbagliato: se ora l'Italia è rovinata e se è retta da leggi assurde, da clientele, da corruttele, da ingiustizie civili e penali, da raccomandazioni ecc ecc, vuol dire che tutti noi abbiamo sempre sbagliato, non abbiamo prestato attenzione, non abbiamo cambiato il manovratore in tempo.
Ora nessuno può chiederci di andare a votare come se niente fosse, come se tutto questo non fosse accaduto, ora nessuno di chi è  "parte del sistema politico, partitico, giudiziario" può permettersi di ripresentarsi nelle liste  come se niente fosse, qui non è più questione di destra, di sinistra o di centro, qui è questione di persone e il discrimine è tra persone oneste, provatamente oneste, e quelle disoneste. Questa volta teniamo tutti gli occhi bene aperti e sgomberiamo la mente da eventuali pressioni, questa volta vediamo di non sbagliare la scelta o la non scelta. L'Italia non può perdere, dipenderà da noi.

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