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domenica 3 maggio 2015

I balck bloc potevano essere fermati

I delinquenti che hanno devastato Milano potevano e dovevano essere fermati preventivamente.
Molti giorni prima era noto a tutti che  sarebbero arrivati in città, io stessa ho scritto diversi articoli su questo pericolo, perchè di pericolo si trattava e lo abbiamo visto con i nostri occhi,
Chi ha il compito di garantire la sicurezza deve prevenire i reati e non attendere che avvengano ordinando alle forze dell'ordine di non"toccare i manifestanti" nemmeno con un dito.

Pur sapendo nessuno ha pensato di fare qualche cosa? Ma in che Paese viviamo ?

Perchè le risposte sono due: o siamo nelle mano di ministri incompetenti o queste violente fanno piacere a qualcuno. 
Ma chi sono i black bloc? Sentite cosa diceva il Presidente Cossiga:


".......Ci sono casi in cui il seme del caos è occultamente 
 
 interrato dalle mani della politica che con amorevole zelo lo

 innaffierà fino a vederne spuntare i frutti desiderati."



E allora domandiamoci chi sono questi delinquenti vestiti di 

nero che compaiono ogni volta che c'è una manifestazione

importante in ogni parte del mondo? Hanno denaro, sono 

organizzati e si muovono con estrema sicurezza, chi c'è 

dietro di loro?




mercoledì 18 agosto 2010

Buon viaggio Presidente

Il Presidente Cossiga amava viaggiare, amava soggiornare all'estero, specialmente in Inghilterra, ma anche a Lugano e in molti altri luoghi, e da buon viaggiatore si era preparato bene anche per il suo ultimo viaggio, quello che è iniziato ieri poco dopo le tredici.
Lo ha fatto per tempo, già nel 2007, scrivendo quattro lettere alle massime autorità dello Stato, lettere che ribadiscono il suo amore per l'Italia e per il popolo italiano. Ci ha sorpreso ancora una volta il gentiluomo Cossiga... ho rifiutato i funerali di stato e la presenza di qualsiasi autorità alle sue esequie, certamente ne avrà scritto le motivazioni, ma forse non le sapremo  mai, anche se possiamo intuirle facilmente. Lo stesso fece la famiglia Moro dopo la tragedia che la colpì e di cui Cossiga fu, suo malgrado, attore. A quell'epoca era Ministro dell'Interno e dovette interpretare i dettami del suo governo e soprattutto della DC: "Con i terroristi non si tratta"  era la parola d'ordine di allora, ma Moro era suo amico e lui, combattuto fino all'ultimo, soffrì come un cane e all'epilogo tragico della vicenda si dimise. Disse sempre che si sarebbe preso le sue responsabilità e anche quelle di chi avrebbe dovuto prendersele e non lo fece...
Ho negli occhi una immagine che lo ritraeva due o tre giorni dopo la sepoltura di Moro, accanto alla sua tomba a Torrita Tiberina, quasi aggrappato al cancelletto della cappella di famiglia, quello fu il dramma che condizionò tutta la sua vita.
Ora, come Moro, rifiuta i funerali di Stato e soprattutto la presenza di politiche alle sue esequie, una risposta alla scelta che dovette fare e che costò la vita al suo amico.
Certo Cossiga fu molte altre cose dopo quei tragici eventi, dimostrò di essere un grande uomo e a me dispiace molto averlo perduto, mi mancherà la sua intelligenza, la sua arguzia, e perchè no? Anche il racconto delle sue debolezze, della sua depressione. Nella bolgia della politica dei nostri giorni non c'era più posto per lui, e lui lo aveva capito da tempo e aveva staccato la spina alla voglia di vivere.
Buon viaggio Presidente e la terra le sia lieve!
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