Visualizzazione post con etichetta festa della repubblica. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta festa della repubblica. Mostra tutti i post

giovedì 2 giugno 2016

Festa della repubblica? che cosa c'è da festeggiare,,,


referendum monarchia e repubblica

Settant’anni di inganni, di accordi sottobanco, di promesse non mantenute, di rapine fiscali, di governi antipopolari, di degrado.
La Repubblica Italiana nasceva il 2 giugno 1946 a seguito di un broglio elettorale mostruoso: due milioni di voti monarchici spariti, annullati, invalidati, tramutati, grazie alle magie del democristiano Giuseppe Romita, allora ministro degli interni, con la sponsorizzazione dell’alleato americano che riteneva meglio gestibile (e più corruttibile) una repubblica rispetto ad un regno.
Gli accordi di Yalta tra USA e URSS avevano cristallizzato la spartizione delle rispettive aree d’influenza in Europa e pertanto fin da allora il destino del nostro Paese era segnato: sarebbe stata una colonia militare, economica e politica degli USA, dopo la spoliazione di tutti i territori d'oltremare e la cessione di Istria, Dalmazia e Trieste alla Jugoslavia..
Settant’anni sono trascorsi e tutto sembra come allora, ma con meno ottimismo, meno aspettative di progresso, meno speranze di un futuro migliore. Ed un Vaticano tornato al potere temporale in modo più subdolo che prima del 20 Settembre 1870.
E gli stessi inganni, le stesse delusioni, le stesse rapine fiscali, ma con molto altro a carico: centinaia di migliaia di parassiti stranieri da mantenere, ingiustizie ripugnanti a danno dei nostri connazionali, un regime esoso e disonesto, una classe politica impresentabile ed un nuovo colonizzatore ottuso e spietato, questa Europa delle banche e della finanza criminale

lunedì 2 giugno 2008

Buon 2 giugno a tutti

Oggi è la festa della Repubblica, lo scrivo per tutti quegli italiani che non sanno che cosa si festeggia oggi, e purtroppo non sono pochi. La nostra Italia sta faticosamente cercando di rimettersi in piedi, ma la strada è ancora lunga e difficile. Noi tutti dobbiamo tifare per lei proprio come facciamo con la Nazionale di calcio, dobbiamo urlare dagli spalti delle nostre città il nostro no a chi rema contro il cambiamento proprio come faremmo con un arbitro che non assegna un rigore alla nostra squadra.
Non dobbiamo permettere che nessuno tenti di affossare quello che il Governo sta facendo per liberare Napoli dai rifiuti, per liberarci da un po' di tasse, per risolvere il caso Alitalia e per tutto il resto.Chi ci governa è stato eletto con una vasta maggioranza, ha il diritto e il dovere di governare.
Questo è il nostro ultimo treno, l'Italia non può perderlo e se tutti noi faremo sentire la nostra voce alta e forte quel treno ci porterà verso un paese più moderno, più equo, più giusto.