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venerdì 25 novembre 2016

L'allucinante mercato delle 'bambole reborn' prende piede anche in Italia


Queste bambole sembrano bimbi veri e diventano veri e propri surrogati per chi non vuole figli o non può averli.








Le #bambole reborn (ovvero rinate) sono l'ultima novità per chi non ha un figlio vero per scelta o per chi non può averne. Hanno le fattezze perfette di un neonato e sono tanto simili ad un bimbo vero da apparire inquietanti.
Queste bambole sono nate negli anni 90 negli Stati Uniti e sono diffuse in tutto il mondo, ora anche nel nostro paese. Ogni bambola ha il colore della pelle di un bimbo vero con pieghette, venature, unghiette, capelli inseriti uno ad uno in morbido mohair, ciglia, occhi in vetro e in acrilico, corpo in morbida flanella ma appesantito affinchè raggiunga il peso reale di un bimbo neonato. Ad ogni bambola vengono inseriti magneti interni per l'applicazione del ciuccetto e delle mollettine magnetiche per capelli.

Come nasce un reborn

Il processo parte da un kit composto di testa ed arti già predisposto all'applicazione della tecnica. Questi kit sono copie di opere originali di scultori di bambole e sono provvisti di certificato rilasciato dal loro creatore. Alla fine del processo le bambole “rinasceranno” cioè daranno vita ad un "bimbo" o una "bimba" reborn.

mercoledì 2 settembre 2015

ANZIANI ITALIANI, VERI EROI DEL NOSTRO TEMPO


Nel nostro paese anziani con pensioni minime sono diventati il sostegno di figli e nipoti a causa della crisi economica.




Gli eroi dei nostri tempi sono persone semplici che combattono ogni giorno contro la crisi economica che prende alla gola  e che disgrega la società separando sempre più distintamente i poveri dai ricchi. In questo spaccato italiano di grande attualità,gli anziani che, con la loro misera pensionesostengono economicamente i loro figli e i loro nipoti nell'indifferenza generale, possono essere senza dubbio indicati come  i nostri eroi. 
Un aiuto importante - La crisi ha colpito duro tutti, ma loro, gli anziani, non mollano, si rimboccano le maniche e cercano di mettere insieme il pranzo con la cena per loro e i loro cari con sacrifici inimmaginabili, eppure anche loro avevano dei sogni fatti di una serenità conquistata con tanti anni di lavoro, ma si sa che la famiglia per noi italiani viene prima di tutto  e quindi  i figli vanno aiutati e senza nemmeno farlo troppo pesare.
E lo Stato? Guardando negli occhi questepersone abituate ai sacrifici, ma troppo anziani per continuare a farli, viene da chiedersi dove sia lo Stato e che cosa stia facendo per loro? Poi ci ricordiamo che quando  lo Stato si è occupato degli anziani lo ha fatto per tartassarli con la famigerata legge Fornero, perchè  prelevare denaro  dalle pensioni è facile, poco dignitoso ma facile. La Corte Costituzionale ha cercato di rimettere a posto le cose, ma in Italia le leggi sono sempre interpretabili come meglio serve e quindi qualche cosa del maltolto è stato restituito, ma non tutti i denari che erano stati sottratti.  
Un ricco bottino - Sempre gli anziani si sono presi anche  le feroci critiche dei politici "perchè loro hanno la pensione e i giovani non si sa se riusciranno ad averla" quasi fossero loro i responsabili della crisi della Previdenza. Naturalmente  non sono  state le loro pensioni a far saltare i bilanci di uno Stato sprecone, anche perchè loro i contributi li hanno versati, ma piuttosto gli sprechi istituzionalizzati, una allegra amministrazione della cosa pubblica e, non ultimi i vergognosi vitalizi di senatori, deputati e consiglieri regionali che si troveranno alla fine del loro mandato, un ricchissimo bottino  pagato naturalmente da noi italiani. Se è vero che il grado di civiltà di un paese si vede da come vengono trattati i soggetti più deboli, ossia anziani e bambini, i nostri anziani, operosi e tenaci, sono trattati malissimo e quindi la conclusione è una sola, l'Italia non è un gran Paese.

martedì 11 giugno 2013

Gli esami durano tutta la vita

A ben guardare nella vita siamo costretti a dare un sacco di esami, iniziamo molto presto, addirittura a cieci anni alla fine delle elementari e poi continuiamo quando di anni ne abbiamo tredici con la licenza delle medie inferiori e via via, fino alla maturità e alla laurea, in realtà queste sono solo alcune delle prove che ci aspettano nel nostro percorso terreno e probabilmente le più semplici perchè in fondo a queste ci si può preparare per tempo.
Eppure agli esami non ci si abitua mai, ogni volta siamo colti dall'ansia, dal timore di non essere ben preparati e così riusciamo a dimostrare di saper meno di quello che in realtà sappiamo. Quando poi gli esami li danno  i nipoti allora l'ansia è ancora maggiore, pensiamo a quel povero "bambino indifeso" alle prese con quegli "orchi" di professori e la fantasia ci gioca brutti scherzi.
Nella maggior parte dei casi i bambini non sono affatto indifesi, i professori non sono orchi e alla fine gli esami sono solo il bilancio di un anno di scuola, nulla d più, ma questo lo di capisce dopo..
Sono nonna e il mio nipotino ha iniziato oggi gli esami per la licenza media, in casa eravamo tutti agitati, lui è l'unico nipotino e quindi il primo della nuova generazione che si sottopone alla "tortura". In verità il mio cuore era accanto a mio figlio, che era in trepidazione per il suo... e così la catena va avanti.
Essere nonni  è anche questo, non si è più in prima linea come quando i figli erano piccoli, ma le ansie sono moltiplicate per due.
In ogni modo Emanuele ha fatto bene il tema, dovrebbe essere andato tutto alla grande.
Vedremo domani..

mercoledì 26 dicembre 2012

Un bel Natale


Quello di ieri è stato uno dei migliori Natale degli ultimi anni. 
Che cosa è successo? Assolutamente nulla di straordinario, ma è proprio nella normalità,  nell'avere la mia famiglia accanto e nell'aver ritrovato alcuni amici che credevo perduti, che  mia la giornata è stata straordinaria.
Non ho mai amato i regali costosi, le abbuffate culinarie, lo sfarzo e i gioielli, ho un'età nella quale si apprezzano tanto, tantissimo le piccole cose e si da il valore che meritano alle persone e ai gesti che compiono, e così ieri sera ero felice, e mentre guardavo mio marito che sonnecchiava sulla poltrona e i miei cani che dormivano a pancia in su sul grande tappeto della sala, mi dicevo:"sono una persona fortunata"!