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giovedì 2 giugno 2016

REGALATE 5 STELLE A MILANO

A TUTTI I MIEI CONCITTADINI

Per 70 anni abbiamo votato (i nostri genitori e noi) sempre gli stessi partiti, con il risultato criminale che la nostra Milano e la nostra Italia sono allo sfascio-
Se vogliamo che le cose cambino dobbiamo noi per primi cambiare il nostro voto.
I giovani del Movimento 5 stelle sono il cambimento in cui possiamo sperare. Diamogli fiducia, cominciamo dal sindaco della mostra città! Come fate a non vedere che Sala e Parisi sono "nel sistema" e non potranno cambiare le cose.
Questa volta io voto i 5 stelle, non potrei fare diversente senza vergognarmi di me stessa.
Manuela Valletti
giornalista
GIANLUCA CORRADO
GIANLUCA CORRADO
CANDIDATO SINDACO PER I 5 STELLE A MILANO
Siete pronti per la festa di chiusura della campagna elettorale?
È stata una lunga e impegnativa campagna elettorale e, specialmente a Milano, la sfida è stata difficilissima.
Tutti voi mi siete stati accanto e questo ha reso il percorso più umano, più profondo e duraturo.
Nel tempo abbiamo creato una squadra e un programma serio e, oggi, ci sentiamo pronti ad affrontare le sfide che l'amministrazione di Milano ci lancerà e, sia da sindaco che da semplice consigliere, avrò bisogno di tutti voi al mio fianco per trovare, insieme, le soluzioni migliori.
FESTA : VENITE TUTTI PER CONOSCERLO E FESTEGGIARE 
Vi invito quindi alla festa di chiusura della campagna elettorale che si terrà all'Arco della Pace di Milano, venerdì 3 giugno, dalle 18.
Con me ci saranno, oltre ai candidati, anche tanti nostri portavoce europei, nazionali e regionali.
Si parlerà dei temi che contraddistinguono la nostra idea di città, avrete modo di conoscere tutti i nostri candidati e saremo in collegamento con l'evento di Roma.
Ma siccome è una festa, ci sarà anche da mangiare, bere e ballare con DJ famosi.
Sarebbe bello se fossimo in tanti, tantissimi, così da salutarci prima del voto con un caldo abbraccio.
Vi chiedo quindi di passare parola e, visto che l'evento è autofinanziato dato che non prendiamo soldi pubblici, vi chiedo di aiutarci con una piccola donazione:
Beneficiario: "Carmine Vena mandatario elettorale di Gianluca Corrado"
Causale: "Contributo per la campagna elettorale di Gianluca Corrado"
IBAN: "IT30M0501801600000000231072"
Grazie e buon 2 giugno a tutti!

lunedì 3 novembre 2014

BRITTANY MAYNARD E' MORTA, VIVA BRITTANY MAYNARD

E’ morta Brittany Maynard, la 29 enne americana colpita da un cancro in fase terminale che aveva annunciato di voler mettere fine alla sua vita, Toccanti le ultime parole della ragazza, consegnate al mondo attraverso il suo blog: 

«Le persone più felici sono quelle che si fermano ad apprezzare e a ringraziare la vita. Se cambiamo i nostri pensieri, cambiamo il nostro mondo! Amore e pace a tutti voi». 


Brittany era malata di cancro al cervello e ha scelto di togliersi la vita sabato scorso. La giovane ha voluto esprimere una nota di profondo ringraziamento a tutti i suoi «cari, intelligenti, meravigliosi amici». Persone che la ragazza ha definito necessari «come l’acqua» durante la sua vita e la sua malattia, per la comprensione, il sostegno e l’esperienza condivisa di vita. Brittany si era trasferita dalla baia di San Francisco all’Oregon appositamente per giovare delle leggi che in questo Stato consentono la “dolce morte”.

Questa la cronaca di ciò che è accaduto e che era stato minuziosamente programmato dalla ragazza,
Questa mattina apprendendo della sua morte, mi sono commossa, ho pensato alla grande consapevolezza di questa ragazza, al dolore composto di suo marito e dei suoi genitori e poi mi sono detta che Brittany era stata davvero coraggiosa e con lei i suoi cari.
Ha scelto (perchè lo ha potuto fare) di morire con dignità, di non essere travolta da una morte dolorosa, di essere presente attivamente al suo trapasso.

In Italia la scelta di questa coraggiosa ragazza non è permessa e me ne rammarico, le leggi di questo paese sono prive di compassione e di umanità, la sola eutanasia possibile è quella che si può scegliere per il proprio animale domestico, per evitargli di soffrire troppo, una scelta umana per un amico fedele che in famiglia abbiamo dovuto fare  per la nostra  adorata cagnolona Rhoda, eravamo tutti accanto a lei , il suo muso sul mio grembo e tante, tante carezze. E' stato straziante ma Rhoda non ha sofferto e questo è quello che conta. 

E allora, ciao BRITTANY, con il tuo coraggio ci hai insegnato che qualche volta si può scegliere anche di non soffrire, forse più di qualche volta!



sabato 22 febbraio 2014

Povera Italia tra acquiescenza ed emigrazione.

In Ucraina divampa la rivolta, tanto che il presidente Viktor Yanukovych è stato defenestrato, il Paese è in miseria e il suddetto presidente reggeva un sistema di corruzione senza precedenti. Detto questo ci si potrebbe domandare che cosa ci sia di diverso tra l'Ucraina e l'Italia: non certo la situazione politica, non certo la situazione economica...i nostri politici sono per lo più corrotti,  noi come loro siamo senza lavoro e molti italiani sono sotto la soglia di povertà e allora? La diversità c'è eccome ed è nel coraggio degli ucraini e nell' acquiscenza soporifera degli italiani che pare non abbiano nessuna intenzione di tutelare il loro futuro e quello dei loro figli.
Gli italiani non riescono a reagire, si limitano ad aspettare...i fautori  del compromesso  e delle raccomandazioni, della furbizia e del bisogno irresistibile di fare i furbi e di fottere gli altri,  hanno perso il senso dell'appartenenza e  si limitano a commemorare  il passato, a portare corone nei luoghi delle stragi che dopo 40 anni non hanno ancora colpevoli. Troppo poco!
Coloro che negli anni della seconda guerra mondiale sono riusciti ad abbattere il fascismo se ne sono andati o sono centenari, i loro figli  hanno i capelli bianchi e magari si impegnano anche per spiegare ai ragazzi che cosa accadde nei campi di sterminio dei nazisti e poi ci sono i quarantenni e i giovani che hanno sempre avuto una vita facile e che non ci pensano nemmeno a ribellarsi, vivono con i genitori, non si sposano, non hanno figli... 
Se è questa la situazione della società italiana che cosa possiamo prevedere per il nostro Paese? Difficile dirlo. I giovani più volonterosi cercano lavoro all'estero, i pensionati che non ce la fanno più emigrano verso la Tunisia o la Bulgaria, vogliono terminare la loro vita con dignità e senza pensieri e gli altri? E i bambini? 
Non so darvi risposte, fosse per me uscirei dall'Euro e mi riprenderei la sovranità decisionale, se l'Euro ci ha ridotto così (certo con la complicità dell'alta finanza e di molti politici italiani) meglio ritornare alla nostra vecchia lira.
Ma le decisioni non dipendono da me, io la mia parte l'ho fatta con un impegno politico di dieci anni, ora tocca agli altri, a gente giovane che abbia coraggio, il coraggio di far cambiare le cose a qualsiasi costo.

giovedì 18 settembre 2008

Nelle scatole dei lavoratori Lehman sta il vero coraggio

Quella scatola di cartone da sola spiega già tutto. Vale più di un trattato sulla diversità culturale e antropologica del popolo americano. Questi yankee: non avranno il senso del passato tanto che basta uno scatolone a contenerlo tutto. Di sicuro, però, hanno quello del futuro: la certezza che nulla è definitivamente perduto e la speranza che si ricominciare si può. E poi, avete notato? Mica sbraitano e protestano: sembrano accettare come assolutamente “normale” quel trasloco; sorridono sia pur tristemente, ma sorridono. Indossano jeans e t shirt da week end, escono dai palazzi di vetrocemento con lo scatolone. Forse non è la prima volta che han dovuto infilare nella scatola le foto della moglie o del compagno, il fermacarte portafortuna, il computer portatili, le dediche dei colleghi, l’agenda e qualcuno pure la piantina che teneva sulla scrivania. Per molti di loro, dicono le cronache, l’annuncio del licenziamento è arrivato semplicemente con una e-mail: “Grazie per la collaborazione, da domani l’ufficio sarà chiuso. Avete 48 ore per liberare la vostra scrivania”. E’ la formula prestampata per licenziare: nessuno chiede il parere al giudice del Lavoro o le controfirme del rappresentante sindacale. Come se il trasloco fosse nel conto già al momento dell’assunzione.
Ma ve la immaginate una cosa simile in Italia? No, per fortuna, direte subito. Forse avete ragione. Però in fondo a quegli scatoloni, potrebbe esserci dell’altro. Lo si percepisce a vista, basta accostarli alle fotografie delle manifestazioni Alitalia. A Roma, piloti scalmanati in mutande, ringhiosi come kamikaze giapponesi. Hostess in verde con la bandana e il fazzoletto sul volto, a mo’ di improbabili guerrigliere della business class. Urla, slogan di guerra, tamburi, fischietti che nemmeno i metalmeccanici dalla povera busta paga da mille euro al mese riescono a piantare tanto casino. A New York, tutti in coda, gentili e discreti con lo scatolone d’ordinanza. Ma non è soltanto, crediamo, questione di carattere e temperamento. Forse, è il non aver paura del futuro, la disponibilità a ricominciare sempre daccapo, il coraggio di cercare un Nuovo Inizio, quando le circostanze si mettono male e una storia finisce. Piace credere che quei cartoni a New York dicano questo: “Coraggio, rifatevi una vita, reinventatevi un lavoro. In questo Paese si può”.
Che strana forza che paradossalmente si fonda su un principio friabile, sulla convinzione che nulla è garantito, dovuto e legittimamente preteso. Attenzione, nessuno può gioire per migliaia di licenziamenti e gufare perché ciò accada anche da noi. Sarebbe follia. Ma tra la cassaforte italiana e i leggeri e indifesi box americani, una via di mezzo ci sarà pure. Ma occorre rischiare.
I brokers della Lehman hanno messo i loro sogni in scatola, in attesa di poterli spacchettare altrove, su altre scrivanie, in un’altra città. Noi, invece li continuiamo a tenerli chiusi nei cassetti che alla fine diventano armadi a muri inamovibili. La differenza sta tutta qui.
A voi, cari amici, la parola.

fonte Libero-Santambrogio

domenica 20 aprile 2008

Il coraggio di una scelta

Le vacanze di Pasqua hanno distolto l’attenzione di molti da ciò che è accaduto in S.Pietro durante la Veglia Pasquale: Magdi Allam, prestigiosa firma del giornalismo italiano e di credo mussulmano, ha ricevuto il Battesimo dalle mani di Benedetto XVI, ed ha quindi abbracciato la religione cattolica. Chi seguiva l’evento in televisione ha così assistito in diretta anche al compiersi della straordinaria e coraggiosa scelta di un uomo, una persona di grande spessore civile e morale. Ho poi soputo che da quasi cinque anni Magdi Cristiano Allam aveva intrapreso un cammino di ricerca della verità che passasse dal rispetto della libertà dell’uomo e della vita, il fatto quindi che sia approdato al Cristianesimo non è stato casuale e merita grande rispetto. Vorrei anche sottolineare che questo giornalista coraggioso viveva blindato da molti anni perchè minacciato di morte da chi, fino a pochi giorni or sono, condivideva con lui il credo mussulmano. Indubbiamente questo deve far riflettere e deve porre l’accento sul fatto che la scelta che ha compiuto ora metterà ancora più a repentaglio la sua vita.