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mercoledì 29 maggio 2013

ELEZIONI AMMINISTRATIVE: GRILLO PERDE LE STELLE




Era prevedibile, Grillo ha sbagliato tutte le mosse dopo le politiche dello scorso febbraio e soprattutto ha continuato anche a proporre i suoi comizi urlati, tutti uguali, pieni di insulti per tutti, politici e istituzioni, ma senza vere novità e alla fine ha deluso il suo elettorato che, per la maggior parte, è tornato a casa, ovvero dal PD.

Non saranno i Cinque Stelle a salvare la Repubblica, questo è certo, forse non la salveranno nemmeno i soliti partiti, ma chi aveva riposto nei Grillini una speranza di cambiamento ha constatato ora che si, il cambiamento c'è stato, nel senso che i nuovi eletti si sono adeguati o si stanno adeguando ai riti della vecchia politica.

Anche questo era scontato, era solo questione di tempo, ma in molti hanno voluto provare a dare un voto che si sperava essere foriero di novità, abbiamo visto che non è stato così.

La verità è che non esistono santoni che possano portarci fuori dalla melma e, per assurdo, il nuovo governo Letta è l'unico che potrebbe fare davvero qualche cosa per il Paese: ha una solida maggioranza e l'opposizione non esiste. 

Alla fine di questo esperimento uscirà una quadro politico e istituzionale completamente diverso e solo allora la politica italiana potrà davvero cambiare. 

MVG

lunedì 21 maggio 2012

La Caporetto della vecchia politica

Le elezioni amministrative hanno avuto un risultato certo e incontrovertibile, hanno decretato la fine del sistema dei partiti. I cittadini hanno reagito all'arroganza della casta, insensibile a qualsiasi richiesta di cambiamento che la riguardi, e alla corruttela che ha coinvolto tutti, perfino la Lega Nord, con un voto disincantato e significativo che ha premiato Sel e il Movimento Cinque Stelle, nella speranza, forse non vana di dare una svolta alla situazione deprimente in cui si trova il Paese.
Come reagiranno ora i partiti? Per la verità non hanno molte possibilità di cambiamento perchè non vogliono, e lo hanno dimostrato più volte, mandare a casa la loro classe dirigente, non vogliono rinnovarsi. Restano schiavi delle logiche di potere, alla spartizione degli incarichi secondo le correnti interne, del tanto peggio tanto meglio e non si avvedono che tutto intorno a loro sta crollando.
C'è un solo pericolo ora, quello che una intera classe politica si rifiuti di andare a casa ed inventi, con l'ausilio di un governo tecnico che fa acqua da tutte le parti, uno "stato di emergenza per il Paese" o la necessità di una "assemblea costituente"  per evitare un voto politico che molto probabilmente segnerebbe la sua fine.
Non ci rimane che attendere e non mollare la presa.

lunedì 16 maggio 2011

MILANO: Amministrative a sorpresa!

Le elezioni amministrative a Milano sembrano riservare una clamorosa sorpresa: il candidato della sinistra Giuliano Pisapia è saldamente in testa con oltre il 48% dei consensi e il sindaco uscente Letizia Moratti si ferma solo al 40%. Per bene che vada al centro destra, si arriverà ad un ballottaggio dagli esiti quanto mai incerti.
Il Pdl e la Lega sembrerebbero essere stupiti del risultato, dico sembrerebbero, perchè mi risulta difficile credere che non sapessero del malcontento che aleggiava sulla testa del sindaco uscente, in realtà chi vive a Milano sa benissimo che i milanesi non avrebbero voluto  un secondo mandato per la Moratti. 
Aggiungiamo a tutto questo una campagna elettorale completamente radicalizzata sulla figura di Silvio Berlusconi e sui suoi guai giudiziari... la signora Moratti ha parlato poco dei problemi della città e ha fatto una uscita di pessimo gusto, anzi diciamo pure diffamatoria, nei confronti del suo avversario Pisapia, senza nemmeno chiedere scusa a posteriori.
Milano è sempre stata un laboratorio per la politica nazionale, non può quindi essere sottovalutata la sconfitta del centro destra. Forse Berlusconi dovrebbe pensare che i milanesi ne hanno le tasche piene dei suoi processi, possono anche pensare che sia un perseguitato, ma a loro interessa che cosa fa al Governo e non che cosa dice al Palazzo di Giustizia.
Conosco Pisapia, non lo considero assolutamente un estremista, lo è stato molti anni fa... ma molti di coloro che erano in Lotta Continua  o nel MSI, ora siedono in Parlamento dall'altra parte, mi auguro che le sua scelte siano un bene per Milano e per il momento mi complimento con lui. Dopo il ballottaggio, che a mio parere vincerà, gli farò gli auguri di buon lavoro!