Visualizzazione post con etichetta immigrazione. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta immigrazione. Mostra tutti i post

lunedì 7 settembre 2015

L'AFRICA CI PRESENTA IL CONTO





Dopo anni di sfruttamento e guerre dal continente africano è in atto una migrazione biblica verso l'Europa, l'occidente ricordi le sue colpe. 

L' Africa, la grande Africa, vive da sempre alcune contraddizioni che paiono insormontabili. È una terra ricca di risorse e di fonti energetiche eppure gli africani sono per la maggior parte poveri per non dire alla fame. I vari Stati sono da sempre governati da dittatori militari o religiosi che fanno i loro interessi e non quelli dei popoli che governano.


mercoledì 6 maggio 2015

La Cina e i suoi insediamenti africani, una realtà di cui nessuno parla

Recentemente ho scoperto che sono almeno 10 anni che la Cina sta colonizzando l'Africa con il bene placido dei diversi dittatori africani che in cambio ricevono denaro contante e rifornimenti di armi, ho trattato l'argomento su questo articolo uscito oggi su Blastingnews. 

Lo ritengo interessante  e collegato in qualche modo con l'esodo degli africani verso l'Europa e l'Italia in particolare, se volete leggerlo cliccate qui

La Cina invade l'Africa e gli Africani emigrano in Italia

venerdì 24 aprile 2015

VERTICE UE SULL'IMMIGRAZIONE, UN FALLIMENTO


Ma quando la smetteranno di raccontarci fandonie? Non siamo stupidi e abbiamo il vezzo di informarci sulle notizie  che i politici vogliono farci ingoiare.
E' quello che ho fatto dopo aver visto la conferenza stampa di Renzi a fine vertice: non ci hanno concesso nulla se non aiuti economici e una nave, ma i migranti, quelli che giungono sulle nostre coste, continueranno ad arrivare e sono in tutto e per tutto affar nostro.

Ho affrontato l'argomento in questo articolo pubblicato oggi su Blastering News.

lunedì 17 novembre 2014

Troppa violenza in tutto




Abbiamo appena trascorso una settimana all'indice della violenza, su tutto e su tutti, perfino la pioggia è stata di una violenza devastante sul territorio martoriato del nostro Paese. 
L'Italia non ce la fa più, i cittadini sono esasperati per i moltissimi immigrati messi a casaccio in periferie giù duramente provate e giustamente si ribellano, i lavoratori rivendicano i loro diritti al lavoro e si fanno sentire e poi ci sono omicidi e suicidi che sono diventati ordinaria amministrazione, per non parlare delle violenze sugli anziani nelle case di riposo e sui bimbi nelle scuole materne... che cosa sta capitando alla nostra Italia, siamo diventati un popolo senza valori? 
Il mio pensiero è che ci hanno fatto diventare così perchè ogni giorno vediamo che chi ci governa e dovrebbe rappresentare le Istituzioni non ha alcuna moralità, ruba e truffa impunemente e se ne frega della miseria che vede intorno a se, vediamo una giustizia che non è giusta per niente, che giudica innocenti delinquenti incalliti e li manda luberi, vediamo i nostri figli senza lavoro e tanti furbi che il lavoro se lo creano sulle spalle degli altri. 
Penso che se chi ha contribuito a far nascere questa nostra democrazia potesse vedere quello che ne è sortito si dispererebbe, come ci disperiamo oggi noi, qui in questo nostro Paese.
manuela valletti 
tags: Italia, violenza, furti, lavoro, ruberie, ingiustizie, immigrazione, sfascio

domenica 26 maggio 2013

IL TERRORISMO MORDE ANCORA MA HA CAMBIATO FACCIA


siamo sicuri che a Milano e a Roma non si sia trattato di terrorismo?


Davanti alla tragica sequenza di violenza incredibile e raccapricciante a cui abbiamo assistito in questo mese di maggio, dobbiamo cominciare a prendere atto che il terrorismo ha cambiato il suo modo di essere in Europa, si presenta in altra forma ma con lo stesso scopo, quello di terrorizzare le città. 
Non vogliamo certo anticipare sentenze, ma attendiamo con una certa inquietudine gli esiti delle indagini sui fatti di Milano (il picconatore) e di Roma (lo sparatore davanti a Palazzo Chigi), non sarà per caso che facciano parte della stessa catena di terrore che comprende il soldato di londra addirittura fatto a pezzi e il militare di Parigi accoltellato alla gola? 
In questi casi è meglio non dare nulla per scontato, ma quello che è certo è che il picconatore di Milano non è certamente pazzo e lo sparatore di Roma nasconde molte cose e siamo sempre dell'idea che nulla accada per caso.
Se la virata del terrorismo islamico fosse questa si avvererebbe la "profezia" di Oriana Fallaci, che in tempi non sospetti per l'Europa, sentenziò in uno dei suoi libri che nessuno di noi sarebbe stato più sicuro nella propria città e nella propria casa.
Gli islamici sono tra noi, molti di loro sono persone a modo, altre sono cellule dormienti di Al-Quaida, pronte a destarsi ad un preciso imput e a colpire indiscriminatamente, anche singole persone.. Dove siano queste cellule nessuno lo sa, si confondono con i loro connazionali che vivono in tutta Europa e questa è la loro forza. Se la nuova strategia terroristica fosse quella messa in atto con certezza a Londa e a Parigi e forse anche a Mlano e a Roma, non ci sarebbe più pace per nessuno.
Questo è un ulteriore problema legato all'immigrazione e dovrebbe allertare i nostri politici ed evitare che compiano scelte scellerate a discapito degli italiani. 
Mvg


giovedì 23 maggio 2013

INTEGRAZIONE... MA PER CHI?


Riporto il mio articolo apparso oggi su Milanometropoli.com

Cominciamo a mettere un punto fermo: sono gli immigrati a doversi integrare e non i cittadini italiani , e lo devono fare conoscendo la nostra cultura, le nostre tradizioni, la storia delle città in cui vivono e rispettando tutto questo.
Il problema non è solo italiano ma in Italia sembra che si sia presa la questione sottogamba fin dall'inizio e i risultati drammatici si vedono ora.
Con il rispetto che dobbiamo agli immigrati quali persone non possiamo non notare che tanti fatti di sangue nelle nostre città li vedono tristemente protagonisti. 
Gli accadimenti di Milano, che dimostrano una violenza inaudita, e quelli di ieri di Londra che sono a dir poco raccapriccianti, devono far allertare le istituzioni sul problema della sicurezza e sulla necessità di bloccare l'immigrazione clandestina fino a quando saranno state concordate con il resto dell'Europa leggi idonee a controllare il fenomeno. La Danimarca nei giorni scorsi ha chiuso le frontiere e l'Italia dovrebbe seguirne l'esempio. 

Purtroppo la nomina a Ministro dell'Integrazione di Cecile Kyenge non ha aiutato, il neo ministro è partita lancia in resta, dichiarando di voler arrivare ad abolire il reato di immigrazione clandestina. A parole saremmo tutti caritatevoli ma quando si governa bisogna pesare bene ciò che si dichiara e il momento per una scelta del genere non è certamente questo per via della situazione economica molto grave in cui versa il paese e la mancanza di lavoro per gli stessi italiani.

E' giunto il momento di analizzare bene il fenomeno dell'immigrazione a livello Europeo e di elaborare insieme una legge che tuteli le identità delle popolazioni dei vari Stati e nello stesso tempo elabori un programma serio di integrazione per gli immigrati.

In questo momento in Italia, e a Milano, in particolar modo, si ha la netta impressione che ad integrarsi debbano essere gli italiani, che si ritrovano in balia di bande di immigrati non proprio pacifici.

MVG 

venerdì 17 maggio 2013

Dedicato a Milano, la mia città


Oggi piove e non è certo una novità, ma sono abituata a vedere il lato positivo delle cose e allora spero che tutta quest'acqua che cade sulla città possa lavar via le brutture che ha vissuto in quest'ultima settimana.
Il mio non è il solito lamento sul traffico caotico e sullo stress che la città porta con se, io sono veramente dispiaciuta e preoccupata per la qualità della vita che a Milano è in caduta libera sia in centro che in periferia.
Non ce l'ho con gli immigrati, molti di loro sono bravissime persone che si sono integrate con i milanesi e condividono con loro un carattere riservato e laborioso, ce l'ho e molto con chi ha lasciato che in questa città arrivassero delinquenti con il foglio di via in tasca, ma che via non sono andati... e non parlo solo dell'assassino picconatore, ma dei molti che delinquono in città, in centro e in periferia, di quelli che scippano, violentano, accoltellano, rubano; forse non sono i più, ma ci sono eccome e spesso sono stati anche segnalati alla polizia dai cittadini inermi.
Il degrado parte da questo, interi quartieri hanno cambiato volto e sono diventati piccole China Town (mi riferisco ad esempio alla zona di Piazza Prealpi), accanto ai cinesi ci sono insediamenti di africani fuori controllo che spadroneggiano mettendo assolutamente in minoranza i cittadini italiani. Ovviamente questa non è integrazione, qui si sono lasciati creare dei ghetti che sono poi difficili da controllare. 
E il Sindaco Pisapia che cosa dice di tutto questo? Appena insediato ha provveduto ad allontanare i militari che presidiavano le zone più a rischio della città, ora, dopo le accese proteste dei cittadini davanti agli immumerevoli abusi e fatti di sangue, ha piegato la testa e ha accettato il ritorno dei presidi militari per consentire alle pattuglie della PS di girare per la città e garantire maggior sicurezza. Meglio tardi che mai... Il nostro sindaco è un campione di buonismo ma ovviamente sempre a discapito dei cittadini milanesi, ha infatti stanziato dalle casse comunali 3 milioni di euro a favore dei Rom per la loro integrazione, senza ricordare che i Rom non vogliono assolutamente integrarsi, ma questo a Sinistra e Ecologia piace tanto, tantissimo. Sono caritatevoli con i soldi degli altri. 
Ma ritorniamo a Milano, una città che ora dice basta ai soprusi e che richiede maglie più stretta per i controlli sugli immigrati. Forse la legge è di difficile applicazione o forse le forze di polizia non sono adeguatamente strutturate e non hanno fondi a sufficienza, se è così vediamo di porvi rimedio, riguardiamo la legge e dotiamo le forze dell'ordine di tutti gli strumenti necessari per attuarla. 
Non mi è piaciuto sentire il programma del Ministro all'Integrazione che propone di eliminare il reato di immigrazione clandestina. E non mi è piatiuto semplicemente perchè il nostro è uno Stato Sovrano e non è terra di nessuno. Qui ci sono delle leggi che tutelano (o dovrebbero tutelare) il popolo italiano. Ci si rifà sempre alla legislazione Europea, bene.. in nessun paese europeo è stata tolto questo reato e solo in Francia è possibile che i bimbi di immigrati nati li abbiano la cittadinanza francese, ma la Francia ha altri rapporti con l'immigrazione per via dei suoi territori. 
Il problema si porrà anche qui, ma anche per questo regoliamoci come l'Unione Europea, senza fare strappi in avanti che non siamo pronti a fare.
Qui occorre prima di tutto che gli italiani riacquistino la propra identità culturale e religiosa per essere poi pronti ad accogliere gli altri. Il nostro paese è stato troppo ferito, i nostri cittadini hanno mal digerito e a ragione, le diseguaglianze di comportamento delle istituzioni nei confronti dei migranti ai quali sono stati elargiti privilegi (la pensione, la casa gratis... ecc), che stridono con i principi di equità e giustizia in presenza di immigrati regolari che devono comunque sempre attenersi alle leggi italiane.
Da Milano sono sempre partite grandi innovazioni in tutti i campi, nel 2015 avremo l'Expo Mondiale, noi non possiamo presentarci come una città in ginocchio, e gli immigrati irregolari fanno parte del problema.
da Milanometropoli.com - Manuela Valletti Ghezzi

mercoledì 31 agosto 2011

Stranieri in Italia : perchè?

Ricevo e pubblico volentieri questa lettera che ho ricevuto da un lettore perchè pone questioni che credo interessino a tutti soprattutto oggi che "la coperta è proprio stretta"-


Cara Manuela 
Dopo le sommosse (banlieue) in Francia e le rivolte recenti in Inghilterra, quando è prevista la rivolta degli stranieri in Italia.
Fra qualche mese? fra un anno? Quando?
I disoccupati stranieri (dati 2010) sono 274.121,-
Le famiglie straniere che risultano in difficoltà sono 58,8%.
Perché si continua a dire che gli stranieri servono perché fanno i lavori che non vogliono fare più gli italiani?
Gli imprenditori stranieri (si fa per dire) sono 628.221.In realtà sono venditori ambulanti, negozi, bar ecc.
Stranieri che non producono niente ma consumano sanità,scuole, assistenza, maternità.
Risorse che vengono sottratte ai lavoratori e pensionati italiani alla gente italiana indigente.
L'altro aspetto negativo: lo straniero, che lavora, è per l'industria i trasporti ecc. in funzione di crumiraggio. L'imprenditore in molti casi preferisce lo straniero più docile più disponibile ad accettare le ingiustizie.
Ora si dovranno sottrarre altre risorse agli italiani perche bisogna ampliare le carceri
che ospitano il 75%  di stranieri.
Non si riesce capire perchè i "buoni" Sinistra, Sindacati, Clero (per me sono demagogici, nemici del buon senso) siano così animosi di accogliere gli stranieri che, troppi, alla fine danneggiano di più gli stranieri stessi.
Per non parlare delle bande giovanile che cominciano a rifondersi nelle grandi città, Ho letto su Milano qualcosa di molto preoccupante.
I figli degli stranieri, amesso che i loro genitori abbiano voglia di lavorare, loro saranno dei lavoratori o degli sbandati?
Per aver posto, in una assemblea della CGIL pensionati, quessta domanda:
"Dato che ci sono molti disoccupati italiani non è il caso di far venire meno stranieri."
La risposta dell'assemblea in  un coro  fu :"Razzista Razzista"
Io me ne sono andato, non sono più iscritto alla CGIL ne al PD.
Cara Manuela non ho detto tutto e probabilmente non bene.
Comunque sarei contento di sentire un tuo pensiero sull'argomento.

Ciao  R.B.- Verona

Caro R.B., ti rispondo molto volentieri perchè le tue domande sono di molti, soprattutto ora che la nostra Italia è in grande difficoltà. Noto una mancanza nelle numerosi situazioni elencate ed è quella degli sbarchi a Lampedusa che in questo momento sono  fuori controllo e per i quali i denari da spendere sono molto ingenti.
La situazione degli stranieri in Italia è certamente complessa ed è stata inizialmente presa sottogamba dai nostri politici nazionali e comunali. In nome di una benefica evoluzione della nostra società in multietnica (chissà poi perchè) si sono lasciati entrare nel nostro Paese cani e porci, gente che lasciava la propria patria per effettiva necessità, ma anche per aver commesso reati (mi riferisco soprattutto ai paesi dell'est). Le principali città sono state le prime a dare l'allarme per le condizioni di invivibilità che denunciavano i cittadini. Davanti a questa nuova emergenza italiana i politici erano del tutto impreparati e hanno legiferato in base alle loro ideologie (a favore la sinistra con i cattocomunisti - contro la destra) ma in entrambi i casi non erano stati messi in campo gli strumenti per attuare quanto le nuove leggi prevedevano. Sarebbe stato forse utile dare uno sguardo ai comportamenti europei davanti all'immigrazione, nessun altro paese ha aperto le frontiere come noi.
Naturalmente tra gli immigrati c'erano persone veramente ansiose di costruirsi un futuro (nel Veneto ad esempio) e si sono dati da fare per imparare il lavoro che gli veniva offerto, altri sono stati sfruttati e sottopagati (al sud) e tutti gli altri sono diventati solo un peso, un altro peso per un Paese che ricco non è. Questi ultimi si sono buttati nella delinquenza e sono finiti in carcere.
Come potrai capire non ho nulla contro gli stranieri, ma concordo con te quando dici che se non si mettono in atto tutte le misure per offrire loro un lavoro, una vita decente e una casa,sarebbe meglio, molto meglio non illuderli e suggerire loro di rimanere nella propria terra.
Il problema comunque sta sempre a monte: una classe politica che non decide, o che decide secondo le proprie convenienze politiche  e un Clero che non ha ben chiaro il concetto di carità e che forse vuole anch'esso fare proseliti.
Se si vuole affrontare davvero questo problema occorre coinvolgere l'Europa e varare leggi comunitarie prive di spinte ideologiche  e dell'influenza della Chiesa.
Spero di essere stata esauriente. 
Un caro saluto
Manuela

mercoledì 21 maggio 2008

Sicurezza, nel ddl il reato di clandestinità

Il reato di immigrazione clandestina sarà introdotto per disegno di legge e prevederà una pena da sei mesi a quattro anni di carcere. È quanto prevede l'ultima bozza di ddl del 'pacchetto sicurezzà (composto da un decreto, un ddl e tre decreti legislativi) all'esame del pre-consiglio dei ministri di stasera. Nella bozza di decreto (che presuppone i requisiti di necessità e urgenza), resta invece l'aggravamento di un terzo della pena nel caso in cui a delinquere siano gli stranieri irregolari.

Barricate al Parlamento europeo "La Commissione europea respinge ogni assimilazione dei rom ai criminali, e gli Stati membri si mostrino come esempio di lotta al razzismo e alla xenofobia punendo i responsabili degli attacchi a queste comunità". Lo ha detto il Commissario europeo agli Affari sociali Vladimir Spidla aprendo il dibattito straordinario dell'Europarlamento sulla situazione dei rom in Italia e in Europa. Spidla ricorda che gli episodi recenti in Italia di violenza contro i rom "sono accaduti in numerosi Stati membri", e che è "evidente a tutti lo stato di indigenza, di emarginazione, di disoccupazione, di bassa istruzione, che portano a sofferenza e tensioni sociali che spingono questa comunità al margine della società, il che fa anche perdere una importante risorsa per l'Unione europea". "I rom non sono meno intelligenti degli altri, né sono dei criminali nati - ha affermato il Commissario -. La Commissione ei governi devono impegnarsi, devono fare di tutto per l'inclusione della comunità".

Libera circolazione Affrontando i temi in discussione in Italia Spidla ha affermato che "il principio della libera circolazione è basato su principi consacrati nella legislazione dell'Unione europea e anche dalla Corte di giustizia. I Romeni hanno la stessa libertà di movimento degli altri cittadini Ue, perchè sono cittadini dell'Unione e non possono essere trattati in modo diverso da altri. È necessario il rispetto dei loro diritti". Il Commissario ha ricordato le norme che regolano la permanenza dei cittadini comunitari in un Paese diverso dal loro, come nel caso che diventino un peso per il sistema sociale del Paese ospitante. "Ma nei casi di allontanamento bisogna tener conto del comportamento personale dell'individuo - ha spiegato - se qualcuno è una minaccia reale, attuale e sufficientemente grave. Le questioni vanno esaminate caso per caso, nel pieno rispetto dello stato di diritto".

L'Ue può coordinare gli interventi Nei riguardi dei rom il lavoro della Ue e dei governi, sostiene Spidla, "deve essere per l'inclusione nella società, per dotarli di infrastrutture, fornire loro l'istruzione, che sono competenze degli Stati. La Commissione può avere un ruolo di coordinamento". "Fenomeni come quello di Ponticelli - ha sottolineato il commissario - chiedono uno sforzo congiunto da governi e dalla Ue, i rom hanno bisogno della nostra solidarietà per spezzare il circolo vizioso della violenza e della emarginazione. Dobbiamo offrire soluzioni durevoli con processi mirati per i quali si possono usare anche i soldi del Fondo sociale europeo". "Il governo italiano, e gli altri governi - ha concluso Spidla - potranno poi avere un confronto con la Commissione sui risultati di questi interventi e per trarre delle lezioni".

Schultz: nessuna accusa all'Italia "Non vogliamo accusare l'Italia ma chiederci come risolvere il problema, la comunità rom ha bisogno di immediato aiuto". È quanto ha affermato il presidente del gruppo dei Socialisti al parlamento europeo Martin Schulz, nel quadro del dibattito sui rom nell'assemblea plenaria in contro a Strasburgo. "Il problema - ha detto - non è certo di tipo strettamente italiano, è solo che si presenta anche in Italia, ma è ovunque in Unione europea, ed è anzitutto il grado insufficiente dell'integrazione delle minoranze e soprattutto dei rom". A questo punto, ha concluso "occorre aiutare le piccole comunità, ormai giunte al limite di capacità di intervento" anche "con fondi comunitari". La cosa essenziale, ha concluso, è "integrare le comunità rom, ma chiedere anche a loro uno sforzo di integrazione pur nel rispetto della loro cultura".
fonte: IL GIORNALE

lunedì 21 aprile 2008

Per garantire la sicurezza occorre Tolleranza Zero

Lo aveva fatto Giuliani a New York e la criminalità in città era scesa vertiginosamente, quello era un modello di governo da esportare, ma all'ora solo sentire parlare di tolleranza zero scandalizzava la sinistra, sempre pronta a tendere una mano all'immigrazione per aumentare il proprio bacino di voti. Il buonismo di questi due anni, iniziato con lo stop alla legge Bossi-Fini sull'immigrazione e l'apertura delle frontiere verso la Romania, ci ha ridotto a non essere più sicuri in casa nostra e nelle nostre città.
In questi giorni il Centro Destra che si appresta a governare ha proposto la tolleranza zero in 4 punti che consentiranno di riprendere in mano il controllo del Paese, in sintesi sono questi:
A - controllo del territorio e dunque potenziamento dei mezzi e degli organici delle forze dell'ordine
B - certezza delle pene per chi delinque, che non è lo pseudogarantismo che aleggiava nell’esecutivo di centrosinistra che finiva per favorire più i criminali che le loro vittime.
C - incrementare la lotta alla droga perché chi la assume perde ogni remora morale ed è pronto ad uccidere anche per 50 euro.
D - procedere nella bonifica di città e quartieri da sbandati e immigrati clandestini giunti qui non per lavorare onestamente ma per delinquere».

Questa della sicurezza è ed è avvertita da tutti noi come una vera emergenza nazionale e quindi si trovino i denari per giungere appunto alla famosa e benemerita Tolleranza Zero di matrice Newyorkese.